giovedì 31 ottobre 2013

SANTITA’ (Dizionario)

"La santità non consiste nel fare cose ogni giorno più difficili, ma nel farle ogni volta con più amore".
Santa Teresa d’Avila (1515-1582)

Santità, ovvero come essere Santi

 Il Santo per eccellenza è solo Dio. Egli è il Santo perché perfetto e ineffabile, unico che possieda tutte le fattezze di impeccabilità e magnificenza. Santità vuol dire infatti perfezione assoluta; e chi può vantare un tale attributo se non il Creatore e Legislatore dell'universo? E chi si può assumere come modello esaustivo di perfezione se non Colui che è la somma di tutte le perfezioni? 
Eppure, se osserviamo con attenzione alcuni passi della Bibbia, Dio non trattiene per se stesso questa santità ma al contrario vuole che anche gli uomini ne siano partecipi. Non per niente lo stesso Signore ci rivolge l'esortazione: "Siate santi, perché io il Signore vostro Dio sono Santo" Lv 19, 2; Gesù ribadisce lo stesso invito, affermando: “Siate perfetti come perfetto è il Padre vostro che è nei cieli". Il libro dell’Apocalisse (cap. 6) ce li descrive rivestiti di "vesti candide del sangue dell'Agnello dopo aver affondato la grande tribolazione e avendo ottenuto il divino sigillo". Dio insomma non soltanto consente ma addirittura ci invita ad essere Santi. Se poi gettiamo lo sguardo sul termine "Santo" secondo l’originale greco, osserveremo che questo nelle Lettere Paoline e per estensione in tutto il Nuovo Testamento indica semplicemente il fedele, il membro della comunità ecclesiale... Insomma il cristiano stesso. Questo di fatto non è mai stato smentito né trasformato, al contrario si ribadisce più volte in seno alla vita ecclesiale che tutti possiamo anzi dobbiamo essere santi e tale categoria non appartiene solo a quanti sono stati innalzati all’onore degli altari.

mercoledì 30 ottobre 2013

Il mistero del sesso (primo articolo)

http://www.libertaepersona.org/wordpress/2013/10/il-mistero-del-sesso/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-mistero-del-sesso
La sessualità umana nella visione cristiana non è solo un dato fisico, non è solo un dato biologico, non è solo una dimensione dell’animalità,  non è solo un fatto psicologico, non è solo un prodotto della cultura o dell’educazione, ma è un mistero di fede. Ne sono convinto, benchè non esistano dogmi definiti che abbiano per oggetto il significato e il valore del sesso umano.
In questo nostro tempo di degradazione della sessualità e di distruzione dell’etica sessuale, per la quale assistiamo al ritorno delle pratiche più aberranti dell’antico paganesimo, credo che sia più che mai urgente mostrare con realismo e senza idilliache quanto illusorie idealizzazioni, la grandissima dignità del sesso, che risulta da una sana visione del cristianesimo secondo i dati più recenti della sessuologia e del Magistero della Chiesa.
Certo per il cattolico esiste il matrimonio, che è un sacramento e quindi una realtà di fede e S.Paolo non esita a chiamarlo “mistero” di fede (Ef 5,32). Ma il matrimonio, benchè ovviamente sia legato al sesso, non coincide esattamente col significato fondamentale del sesso umano come tale, significato, che, come accennerò brevemente in questo articolo, ha un altissimo valore per conto proprio, indipendentemente dalla finalità procreativa e ciò – sia ben chiaro – da intendersi in un senso del tutto estraneo ad una qualunque benchè lontana interpretazione di tipo edonistico oggi così diffusa, per la quale il piacere sessuale è disordinatamente cercato e idolatrato come tale al di fuori e contro qualunque preoccupazione di carattere morale o religioso.

martedì 29 ottobre 2013

Peccato originale, teologia alla prova (Mancuso vs Sequeri)

Avvenire, 27.10.13

Vito Mancuso: «Ogni processo vitale è Logos + Caos». Pierangelo Sequeri: «Troppo comodo scaricare la colpa»

«Ogni processo vitale è Logos + Caos» di Vito Mancuso

Caro direttore, la ringrazio molto per l’opportunità di chiarire il mio pensiero sul peccato originale dopo le critiche mossemi da Gianni Gennari in seguito alla mia partecipazione alla trasmissione tv Che tempo che fa. Tralascio il sarcasmo di cui sono stato oggetto e anche l’accusa di liquidare con leggerezza un dogma tanto importante quale quello del peccato originale per il semplice motivo che sull’argomento ho scritto molto e tenuto lezioni, e mi concentro piuttosto sulla sostanza del dogma e delle mie critiche. 
Per favorire la chiarezza ricordo, rifacendomi all’autorevole manuale dei gesuiti Flick e Alszeghy, quanto il dogma sostiene: «Adamo peccando ha trasmesso a tutto il genere umano il peccato che è morte dell’anima», così che «tutti i figli di Adamo vengono concepiti in uno stato di vera inimicizia con Dio, uno stato di morte spirituale». 
È questo il nucleo del dogma cattolico nella sua articolazione di peccato originale originante e peccato originale originato, espresso dal Decretum de peccato originali del Concilio di Trento del 1546 che riprende le decisioni del sinodo di Cartagine del 418 e di quello di Orange del 529.

lunedì 28 ottobre 2013

BATTESIMO (Dizionario)

Introduzione al Sacramento del Battesimo - Anselm Grün
Il battesimo, nella Chiesa primitiva, era un rito che lasciava un'impronta profonda tanto nei battezzandi quanto in tutti coloro che partecipavano alla celebrazione, anche perché esso era preceduto da una preparazione che durava per alcuni anni. Durante questa preparazione i battezzandi venivano introdotti nel mistero della vita cristiana.
Evidentemente, la Chiesa dei primi secoli sapeva suscitare nelle persone grande entusiasmo per una vita con Cristo e in Cristo. In questa nuova vita, infatti, le persone sperimentavano un'alternativa a quell'affaccendarsi, privo di senso e privo di Dio, che caratterizzava la fine del mondo antico. Nel battesimo, i battezzandi operavano un taglio con quella che era stata la loro vita fino a quel momento, e decidevano di scegliere una vita che non solo trovava il proprio orientamento nelle parole di Gesù, ma traeva anche nutrimento da un'altra sorgente, una sorgente divina.
Essi avevano la sensazione di nascere veramente soltanto attraverso il battesimo, mentre tutto quello che era accaduto fino a quel momento (come dice la Prima lettera di Pietro) era mátalos, cioè vuoto e privo di senso, mera illusione e “parvenza di vita”. Nel battesimo, essi abbandonavano la loro vecchia identità, per trovarne una nuova in Cristo.
La vita della tarda antichità era caratterizzata dal grido panem et circenses, “pane e divertimenti”. Era un'epoca di decadenza, in cui il senso della vita era andato perduto e tutto ruotava intorno alla curiosità e alle sensazioni, ai piaceri e ai divertimenti. I battezzandi si sottraevano a questo vuoto affaccendarsi, per trovare, in Cristo, una nuova identità. La rottura con la loro vecchia identità trovava la sua espressione nella celebrazione del battesimo, che avveniva durante una veglia notturna ed era di grande effetto: i battezzandi scendevano, nudi, nel fonte battesimale e, per tre volte, veniva versata sul loro capo dell'acqua.
Essi rinunciavano al male e all'insensatezza di una vita lontana da Dio, e decidevano di morire al mondo e di non definire più se stessi in base al successo e alle loro prestazioni personali, ai piaceri e alle trasgressioni, ma esclusivamente sul fondamento di Cristo.
Nuova nascita

venerdì 25 ottobre 2013

AVVENTO (Dizionario)

Scheda sull'Avvento

L'Avvento costituisce la prima stagione dell'anno liturgico.
Secondo il rito romano, l'Avvento è il periodo di quattro domeniche, seguite dalle relative settimane, che precedono il 25 dicembre e nacque storicamente, in analogia alla quaresima rispetto alla Pasqua, come tempo di purificazione e di attesa del Natale del Signore.
Questa analogia con la quaresima, spiega il coloro viola dei paramenti liturgici, che in occasione della terza domenica di Avvento, possono essere attenuati al colore rosa, ad indicare la gioia per la festa ormai vicina.La parola "Avvento" significa "venuta", "arrivo", e nell'antichità, anche prima del cristianesimo, era utilizzata per indicare il grande evento costituito dall'arrivo in città di un sovrano o di una grande personalità, che richiedeva imponenti preparativi.
Avvento, dunque tempo dell'attesa. La Chiesa rivive l'attesa dei profeti dell'Antico Testamento che annunciavano l'arrivo del Messia Salvatore: il Messia è già venuto, nella persona di Gesù Cristo, figlio di Dio e figlio di Maria, ma la comunità dei credenti deve mantenere ancora viva l'attesa di Lui, che se da una parte è già presente in mezzo a noi, dall'altra deve ancora manifestare pienamente la sua gloria, quando finalmente Dio sarà tutto in tutti.

lunedì 21 ottobre 2013

Post della settimana

S 19

V 18
-          PAPA FRANCESCO e il card. MARTINI: http://gettatelarete.blogspot.it/2013/10/martini-papa-il-sogno-divenuto-realta.html
-          VIGNETTA (Papa Francesco e il telefono): http://chiesaecultura.blogspot.it/2013/10/vignetta-il-papa-al-telefono.html

G 17
-          PAPA FRANCESCO e LE DONNE NELLA CHIESA: http://gettatelarete.blogspot.it/2013/10/la-chiesa-femminile-di-papa-francesco.html
-          AUTORITA’ e POTERE (dizionario): http://allalucedelvangelo.blogspot.it/2013/10/autorita-e-potere-dizionario.html

M 16
-          PAPA FRANCESCO e il card. MARTINI: http://gettatelarete.blogspot.it/2013/10/martini-e-bergoglio-ecco-dove-non.html

M 15
-          PREGHIERA (Spirito Santo, S. Teresa): http://parolevita.blogspot.it/2013/10/preghiera-allo-spirito-santo-di-s.html

L 14
-          PREGHIERA (mariana, Papa Francesco): http://parolevita.blogspot.it/2013/10/atto-di-affidamento-alla-beata-vergine.html
-          DONNE NELLA CHIESA (C. Miriano): http://gettatelarete.blogspot.it/2013/10/chi-colma-il-cuore-della-donna.html

D 13
-          PAPA FRANCESCO e LE DONNE NELLA CHIESA: http://liberstef.blogspot.it/2013/10/soffro-se-vedo-le-donne-servitu-nella.html
-          PREGHIERA (ringraziamento, Tonino Bello): http://parolevita.blogspot.it/2013/10/grazie-signore-tonino-bello.html

giovedì 17 ottobre 2013

Autorità e potere (dizionario)

Dai due diversi concetti della divinità, quella del Padre della fede e quella del Dio della religione, nascono l’autorità e il potere.
AUTORITÀ
Laddove Dio viene concepito come il Padre, che potenzia l'uomo comunicandogli la propria vita fino a che l'uomo abbia la stessa condizione divina, un Padre che mette se stesso a servizio degli uomini, nasce l’autorità, servizio basato sulla competenza.
Il dono naturale che ogni individuo ha, quando viene messo a servizio degli altri viene potenziato e sviluppato dallo Spirito (carisma, 1 Cor 12,4). Nel vangelo di Marco si trova l'espressione “Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più” (Mc 4,24). Il Padre regala vita a chi produce vita, conducendolo di volta in volta verso una possibilità sempre più grande di dono di sé. Il servizio conduce a maturazione gli individui e tende a far diminuire la disuguaglianza.
Le caratteristiche dell'autorità sono quella di
- non imporre i propri valori, ma di proporli;
- non dirigere la vita altrui, ma di mettersi a servizio degli altri;
- non prendere decisioni per gli altri, ma aiutarli a maturare.
Infine, non esiste una sola autorità nella comunità, ma tutti sono chiamati a esercitare autorità, un particolare servizio alla comunità.
POTERE

lunedì 14 ottobre 2013

ABC SULL'OMOSESSUALITA'

L'omosessualità è una malattia? Si può uscire da una tendenza omosessuale indesiderata? E' giusto farlo? Cos'è l'omofobia?
di Giovanni Lazzaretti

L'omosessualità è una malattia?
Fino al 1973 l'omosessualità era considerata una patologia. Nel 1973 L'American Psichiatric Association (APA) rimosse l'omosessualità dal "Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali" con una decisione presa a maggioranza (5816 voti favorevoli, 3817 contrari). In seguito l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l'ONU recepirono lo stesso concetto.
Attualmente quindi a nessuno è lecito affermare che l'omosessualità sia una malattia.
Non è una malattia. Allora cos'è? E' genetica? E' di natura?
L'omosessualità non ha origine genetica. Ci furono in passato studi su "gene gay" e "cervello gay", ma erano ricerche scientificamente male impostate, smentite da studi successivi, addirittura auto-smentite dagli stessi autori.
La frase "è di natura" viene usata spesso, ma è una frase generica. Dobbiamo chiederci "di che natura?".
- Non è di natura genetica.
- Non è nemmeno di natura ormonale (nelle persone omosessuali la distribuzione dei tassi ormonali hanno un ampio intervallo di distribuzione, assolutamente sovrapponibile a quello del resto della popolazione).
- Se vogliamo usare l'espressione "è di natura", dobbiamo completare dicendo "è di natura psicologica".

domenica 13 ottobre 2013

«Maria scioglie i nodi dolorosi della vita»

di Papa Francesco, 13-10-2013

La Madonna di FatimaCentomila persone hanno partecipato ieri alla veglia mariana in Piazza San Pietro dove, per l'occasione, è stata fatta arrivare la statua originale della Madonna di Fatima. Come stabilito da Papa Francesco, la statua della Madonna di Fatima, appena arrivata in Vaticano, è stata portata nel monastero Mater Ecclesiae dove il Papa Emerito Benedetto XVI ha potuto pregare in raccoglimento al suo cospetto. Si è trattato di una sorta di restituzione della visita compiuta da Papa Ratzinger a Fatima 4 anni fa. Poi la statua è stata portata alla Casa Santa Marta, dove era ad attenderla il Pontefice regnante. Infine, portata in piazza San Pietro è stata fatta sostare nel punto preciso in cui il 13 maggio del 1981, Giovanni Paolo II fu colpito dai proiettili di Alì Agca. Oggi, 13 ottobre, il Papa presiede la messa in cui verrà rinnovata la consacrazione del mondo a Maria. 
Il Papa ha presieduto la veglia, pronunciando un discorso che qui riportiamo integralmente:

Cari fratelli e sorelle,
questo incontro dell’Anno della fede dedicato a Maria, Madre di Cristo e della Chiesa, Madre nostra. La sua statua, venuta da Fatima, ci aiuta a sentire la sua presenza in mezzo a noi. C’è una realtà: Maria sempre ci porta a Gesù. E’ una donna di fede, una vera credente. Possiamo domandarci: come è stata la fede di Maria?
1. Il primo elemento della sua fede è questo: la fede di Maria scioglie il nodo del peccato (cfr Con Ecum. Vat. II, Cost. dogm. Lumen gentium, 56). Che cosa significa? I Padri conciliari [del Vaticano II] hanno ripreso un’espressione di sant’Ireneo che dice: «Il nodo della disobbedienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l’obbedienza di Maria; ciò che la vergine Eva aveva legato con la sua incredulità, la vergine Maria l’ha sciolto con la sua fede» (Adversus Haereses III, 22, 4).

venerdì 11 ottobre 2013

Sintesi della visita di Papa Francesco ad Assisi

Ecco alcuni brani tratti dai discorsi di Papa Francesco ad Assisi.
Le piaghe di Gesù
Gesù, quando è Risorto era bellissimo. Non aveva nel suo corpo dei lividi, le ferite… niente! Era più bello! Soltanto ha voluto conservare le piaghe e se le è portate in Cielo. Le piaghe di Gesù sono qui e sono in Cielo davanti al Padre.  (Incontro con i bambini disabili e ammalati) Testo completo  
Spogliarsi dalla mondanità 
Ma non possiamo fare un cristianesimo un po’ più "umano” – dicono – senza croce, senza Gesù, senza spogliazione? In questo modo diventeremo cristiani di pasticceria, come belle torte, come belle cose dolci! Bellissimo, ma non cristiani davvero! Qualcuno dirà: “Ma di che cosa deve spogliarsi la Chiesa?”. Deve spogliarsi oggi di un pericolo gravissimo, che minaccia ogni persona nella Chiesa, tutti: il pericolo della mondanità. (Incontro con i poveri della Caritas)  Testo completo   
La vera pace

martedì 8 ottobre 2013

ATEISMO…

"Tu non credi? Non preoccuparti: è Dio che crede in te"
San Padre Pio d Pietralcina (1887-1968)

Credo (o almeno credo): c'è chi dice no (ateismo, agnosticismo...)

ATEISMO (a-Teo)
Gli atei sono persone che credono che Dio o gli dèi (o altri esseri soprannaturali) siano costruzioni umane, miti e leggende. L’ateismo, tranne casi isolati nella Grecia classica (IV-III sec. A.C.) nasce durante l’illuminismo. Nel caso di Gesù Cristo nega la sua divinità.
> ATEISMO PRATICO: vivere “come se” non vi fosse Dio, senza riferirsi ad
alcuna divinità.
> MATERIALISMO: crede che l'unica realtà esistente sia quella visibile, materiale.
> TEISMO: credere nella dimensione soprannaturale, in maniera impersonale;
Gesù Cristo è una espressione della divinità presente nel mondo.
> PANTEISMO:credere che Dio sia in tutte le cose (animate o inanimate); Gesù
Cristo è una delle persone o delle cose attraverso cui incontrare la divinità
(impersonale). Non crede che Gesù sia figlio di Dio.

AGNOSTICISMO: agnostico (dal greco a-gnothein non sapere) indica un atteggiamento con cui si sospende il giudizio rispetto a un problema, poiché  non se ne ha (o non se ne può avere) sufficiente conoscenza. In senso stretto è  l'astensione sul problema della realtà del divino e dunque anche della divinità di Gesù Cristo.

sabato 5 ottobre 2013

Anziani (dizionario)

Dalla LETTERA di    GIOVANNI PAOLO II
AGLI ANZIANI
(ottobre 1999)
Ai miei fratelli e sorelle anziani!
“ Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti,
ma quasi tutti sono fatica, dolore;
passano presto e noi ci dileguiamo ” (Sal 90 [89], 10)
1. Settant'anni erano tanti al tempo in cui il Salmista scriveva queste parole, e non erano in molti ad oltrepassarli; oggi, grazie ai progressi della medicina nonché alle migliorate condizioni sociali ed economiche, in molte regioni del mondo la vita si è notevolmente allungata. Resta, però, sempre vero che gli anni passano in fretta; il dono della vita, nonostante la fatica e il dolore che la segnano, è troppo bello e prezioso perché ce ne possiamo stancare.
Anziano anch'io, ho sentito il desiderio di mettermi in dialogo con voi. E lo faccio anzitutto rendendo grazie a Dio per i doni e le opportunità che mi ha elargito con abbondanza sino ad oggi. (…)
2. Carissimi fratelli e sorelle, riandare al passato per tentare una sorta di bilancio è spontaneo alla nostra età. Questo sguardo retrospettivo consente una valutazione più serena ed oggettiva di persone e situazioni incontrate lungo il cammino. Il passare del tempo sfuma i contorni delle vicende e ne addolcisce i risvolti dolorosi. Purtroppo crucci e tribolazioni sono largamente presenti nell'esistenza di ciascuno. Talvolta si tratta di problemi e sofferenze, che mettono a dura prova la resistenza psicofisica e magari scuotono la stessa fede. L'esperienza però insegna che le stesse pene quotidiane, con la grazia del Signore, contribuiscono spesso alla maturazione delle persone, temprandone il carattere. (…)
5. Che cosa è la vecchiaia? Di essa a volte si parla come dell'autunno della vita - lo faceva già Cicerone - seguendo l'analogia suggerita dalle stagioni e dal susseguirsi delle fasi della natura. (…)

giovedì 3 ottobre 2013

Anno liturgico (dizionario)

Il Calendario Liturgico è scandito da diversi momenti così suddivisi:
·           TEMPO DI AVVENTO – E’ l’insieme di quattro settimane che precedono il Santo Natale. E’ il momento in cui la Chiesa si prepara all’accoglienza del Figlio di dio e della sua opera redentrice. Colore liturgico VIOLA.
·           TEMPO DI NATALE – E’ il tempo in cui la Chiesa fa memoria dell’incarnazione del Figlio dell’Uomo avvenuta nella grotta di Betlemme e ringrazia il Padre e Maria per aver donato all’umanità il suo Salvatore. Colore liturgico BIANCO.
·           TEMPO ORDINARIO – In questo periodo la Chiesa medita, prega e vive gli insegnamenti del Divino Maestro. Dura 34 SETTIMANE divise in due momenti: il primo, incluso tra la chiusura del tempo di Natale e l’inizio della Quaresima; il secondo dalla fine del tempo Pasquale alla chiusura dell’anno liturgico che coincide con la festa di Cristo Re dell’Universo Colore liturgico VERDE.
·           TEMPO DI QUARESIMA – Dura cinque settimane. In tale periodo la Chiesa, in preparazione alla Pasqua del Signore ci invita a intensificare la preghiera, l’ ascolto della sua Parola e le opere di carità. E’ anche il tempo propizio per la purificazione interiore, attraverso un serio cammino di conversione e un più frequente accostamento ai Sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucarestia.Colore liturgico VIOLA.
·           TEMPO DI PASQUA – In questo periodo di cinquanta giorni la Chiesa gioisce per l’opera redentrice operata dal Cristo attraverso il suo sacrificio sulla croce, la sua gloriosa risurrezione e l’invio del Santo Paraclito fonte di ogni grazia e santificazione. Colore liturgico BIANCO.