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mercoledì 5 settembre 2012

Eutanasia. I casi più noti

«Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude. [...] Purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita, è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche. »
(Piergiorgio Welby)

(Fonte: Wikipedia)
LUCA COSCIONI
Luca Coscioni (Orvieto, 16 luglio1967Orvieto, 20 febbraio2006) è stato un politicoitaliano, docente e ricercatore universitario di Economia Ambientale presso l'Università di Viterbo e, soprattutto, figura attiva nel sociale e nella politica con l'Associazione Luca Coscioni e i Radicali Italiani, di cui fu presidente tra il 2001 ed il 2006.
La sua vita è stata segnata dalla sclerosi laterale amiotrofica che lo ha portato alla morte nel 2006 a soli 38 anni. Nonostante il suo medico gli avesse consigliato la tracheotomia, Coscioni rifiutò per non dover vivere attaccato ad una macchina.
ELUANA ENGLARO
Eluana Englaro (Lecco, 25 novembre1970Udine, 9 febbraio2009) a seguito di un incidente stradale, ha vissuto in stato vegetativo per 17 anni, fino alla morte naturale sopraggiunta a seguito dell'interruzione della nutrizione artificiale.
La richiesta della famiglia di interrompere l'alimentazione forzata, considerata un inutile accanimento terapeutico, ha scatenato in Italia un notevole dibattito. Dopo lungo iter giudiziario, l'istanza è stata accolta dalla magistratura per mancanza di possibilità di recupero della coscienza, ed in base alla volontà della ragazza, ricostruita tramite testimonianze. Diverse amiche intime della giovane riferirono che, avendo appreso di un gravissimo incidente stradale che aveva coinvolto un amico rimasto in coma, Eluana aveva dichiarato che sarebbe stato preferibile morire che sopravvivere privi di coscienza e volontà e completamente dipendenti dalle cure altrui, ammettendo anche di aver pregato perché l'amico si spegnesse senza ulteriori sofferenze ed umiliazioni. In un'altra occasione, commentando un analogo episodio che aveva coinvolto un compagno di scuola morto in un incidente di moto, Eluana aveva dichiarato: "è stato fortunato a morire subito". Ripetutamente, la giovane aveva dichiarato anche ai propri genitori che non avrebbe potuto tollerare che lo stesso capitasse a lei.
Il caso Englaro fu alimentato anche da notizie soggettive e divergenti riguardo alle sue reali condizioni fisiche. Il suo caso ha portato alla luce alcune gravi lacune del sistema giuridico italiano per quanto riguarda vicende bioetiche analoghe, riaprendo il dibattito su una eventuale legge che prenda in considerazione forme di testamento biologico.

PIERGIORGIO WELBY
Piergiorgio Welby (Roma, 26 dicembre1945Roma, 20 dicembre2006) è stato un politico, attivista, giornalista, poeta e pittoreitaliano, impegnato per il riconoscimento legale del diritto al rifiuto dell'accanimento terapeutico in Italia e per il diritto all'eutanasia, nonché co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni. Militante del Partito Radicale, Welby balzò alle cronache negli ultimi anni di vita quando, gravemente ammalato, nei suoi scritti chiese ripetutamente che venissero interrotte le cure che lo tenevano in vita.
Il Vicariato di Roma non ha concesso a Welby la funzione secondo il rito religioso come nei desideri della moglie cattolica:
« In merito alla richiesta di esequie ecclesiastiche per il defunto Dott. Piergiorgio Welby, il Vicariato di Roma precisa di non aver potuto concedere tali esequie perché, a differenza dai casi di suicidio nei quali si presume la mancanza delle condizioni di piena avvertenza e deliberato consenso, era nota, in quanto ripetutamente e pubblicamente affermata, la volontà del Dott. Welby di porre fine alla propria vita, ciò che contrasta con la dottrina cattolica (vedi il Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 2276-2283; 2324-2325) » .
La Chiesa cattolica, pur considerando legittima nel Catechismo la pratica di "interrompere procedure mediche sproporzionate rispetto ai risultati attesi", ritiene che la ventilazione meccanica, al pari dell'idratazione e della nutrizione artificiali, non sia una forma di accanimento terapeutico, ma un sostegno vitale cui non si puó rinunciare senza contravvenire al quinto comandamento.
TERRY SCHIAVO
Theresa Marie Schindler Schiavo, detta Terri (USA, 196331 marzo2005) nel 1990, la subì un arresto cardiaco, riportando gravi danni cerebrali con conseguente diagnosi di stato vegetativo persistente (PVS), al quale seguirono 15 anni di battaglie legali.
Nel 1998, Michael Schiavo, suo marito nonché tutore legale, chiese e ottenne la rimozione del tubo di alimentazione.
Robert e Mary Schindler, suoi genitori, si opposero alla decisione del marito, sostenendo che la figlia fosse cosciente. La corte concluse che Terri non avrebbe voluto continuare le terapie di mantenimento della vita. La lunga battaglia legale sul suo caso durò per sette anni ed incluse il coinvolgimento di politici, gruppi di interesse e famosi movimenti a favore della vita e a sostegno dei disabili. Morì al centro residenziale di cure palliative di Pinellas Park il 31 marzo2005, all'età di 41 anni. Alcuni sostengono che la sua morte sia da considerarsi un omicidio giudiziario.

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