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venerdì 26 ottobre 2012

Spiritualità

Vivere nel mondo. Questioni fondamentali della spiritualità cristianaDa Gisbert Greshake Vivere nel mondo. Questioni fondamentali della spiritualità cristiana, Queriniana 2012

L'uso (e l'abuso) della parola "spiritualità" è piuttosto recente nella storia della Chiesa. Gli si preferiva la parola "pietà" (= religiosità, devozione, modo complessivo di vivere la vita alla luce della fede). La parola spiritualità sottolinea l'azione dello Spirito sull'individuo. Per questo la spiritualità è multiforme quanto lo è la vita e quanto lo sono le svariate possibili relazioni con Dio.
"...esiste solo una spiritualità cristiana, cioè quella  che ha il suo documento e la sua base nella sacra Scrittura. Ma pure la sacra Scrittura contiene una tale quantità di affermazioni, direttive, massime, forme di vita e prospettive comportamentali che nessun essere umano è in grado di viverle tutte allo stesso modo e con la stessa intensità" (p.10)

- uno sottolinea di più l'invito alla preghiera ("contemplazione"), un altro di più l'impegno attivo ("azione");
- uno trova particolarmente importante l'invito ad amare Dio, un altro l'invito ad amare il prossimo;
- uno si sente interpellato dalla preminenza spettante al singolo, un altro al primato della comunità;
- uno ascolta attentamente la chiamata a prendere le distanze dal (cattivo) mondo, un altro si sente invece inviato proprio in tale mondo;
- uno è affascinato da personaggi biblici, che manifestano la loro fede in maniera sentimentale e commossa, un altro si sente piuttosto attratto da forme sobrie di fede o addirittura di stampo razionale. (p.10)

- una volta viene sottolineata la trascendenza di Dio sul mondo e sulla storia, un'altra volta la sua immanenza nel mondo e nella storia;
- una volta, quando si parla di Cristo, si pone l'accento sulla sua origine e natura divina, sulla sua incarnazione ("cristologia dall'alto"), un'altra volta sulla sua natura umana e, quindi, sulla sua vita e morte ("cristologia dal basso");
- alcuni autori biblici evidenziano in modo particolare l'importanza della resurrezione di Gesù, altri l'importanza della croce;
- per alcuni scritti neotestamentari al primo posto viene il già-adesso della redenzione (interiore) ("escatologia presente"), mentre altri insistono sul suo non-ancora, perchè essa non si è ancora imposta nel mondo e nella storia ("escatologia futura").

Vedi anche: Enzo Bianchi, Le parole della spiritualità (Vita spirituale)

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