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venerdì 30 novembre 2012

Avvento



Scheda sull'Avvento
L'Avvento costituisce la prima stagione dell'anno liturgico.
Secondo il rito romano, l'Avvento è il periodo di quattro domeniche, seguite dalle relative settimane, che precedono il 25 dicembre e nacque storicamente, in analogia alla quaresima rispetto alla Pasqua, come tempo di purificazione e di attesa del Natale del Signore.
Questa analogia con la quaresima, spiega il coloro viola dei paramenti liturgici, che in occasione della terza domenica di Avvento, possono essere attenuati al colore rosa, ad indicare la gioia per la festa ormai vicina.
La parola "Avvento" significa "venuta", "arrivo", e nell'antichità, anche prima del cristianesimo, era utilizzata per indicare il grande evento costituito dall'arrivo in città di un sovrano o di una grande personalità, che richiedeva imponenti preparativi.
Avvento, dunque tempo dell'attesa. La Chiesa rivive l'attesa dei profeti dell'Antico Testamento che annunciavano l'arrivo del Messia Salvatore: il Messia è già venuto, nella persona di Gesù Cristo, figlio di Dio e figlio di Maria, ma la comunità dei credenti deve mantenere ancora viva l'attesa di Lui, che se da
una parte è già presente in mezzo a noi, dall'altra deve ancora manifestare pienamente la sua gloria, quando finalmente Dio sarà tutto in tutti.
Ecco dunque il senso dell'attesa cristiana: preparandoci alla festa di Natale, riconosciamo che quel Bambino attende di essere pienamente Signore nel cuore di ciascuno di noi; attende che noi riconosciamo i segni della sua presenza in mezzo a noi, perché nella sua manifestazione definitiva possa riconoscerci come suoi discepoli.
Tra i grandi modelli spirituali che la Liturgia propone nell'Avvento troviamo gli
antichi profeti, soprattutto Isaia; san Giovanni Battista, che additò come presente l'Agnello di Dio che prende su di se il peccato del mondo; e soprattutto la Vergine Maria, che accolse il Figlio di Dio prima nel cuore e nella vita, e poi nel suo grembo verginale.
Le 4 domeniche di Avvento rispondono ad uno schema comune: nella prima si contempla la gloriosa manifestazione del Salvatore alla fine dei tempi; nella seconda la persona e la predicazione di Giovanni Battista; nella terza, chiamata anche "domenica della gioia", l'attenzione è ancora sul ministero
del Battista. La quarta domenica di Avvento, ripropone gli eventi che precedettero immediatamente la Nascita di Cristo.
I giorni feriali, sono dominati dalle figure del profeta Isaia e di Giovanni Battista. A partire dal 17 dicembre, sono sospese tutte le memorie dei Santi, e l'attenzione è tutta concentrata sull'imminenza del Natale.


PREGHIERA DI INIZIO AVVENTO (Martini)
Siamo, Padre, davanti a te 
all'inizio di questo Avvento. 
E siamo davanti a te insieme,
in rappresentanza anche 
di tutti i nostri fratelli e sorelle 
di ogni parte del mondo.
In particolare delle persone che conosciamo; 
per loro e con loro, Signore, noi ti preghiamo.
Noi sappiamo che ogni anno si ricomincia 
e questo ricominciare 
per alcuni è facile, è bello, è entusiasmante, 
per altri è difficile, è pieno di paure, di terrore.
Pensiamo a come si inizia questo Avvento
nei luoghi della grande povertà, 
della grande miseria; 
con quanta paura la gente guarda 
al tempo che viene. 
O Signore, noi ci uniamo a tutti loro;
ti offriamo la gioia che tu ci dai di incominciarlo,
ti offriamo anche la fatica,
il peso che possiamo sentire nel cominciarlo. 
Questo tempo che inizia nel tuo nome santo, 
vissuto sotto la potenza dello Spirito, 
sia accoglienza della tua Parola. 
Te lo chiediamo per Gesù Cristo, 
tua Parola vivente che viene in mezzo a noi 
e viva qui, insieme con Maria, Madre del tuo Figlio, 
che con lo Spirito Santo e con te 
vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen.
(Cfr Carlo Maria Martini in: Quotidianità luogo di Dio, Paoline 2006)

 
 Al termine della strada
non c’è la strada, ma il traguardo
Al termine della scalata
non c’è la scalata, ma la cima 
Al termine della notte,
non c’è la notte, ma l’aurora 
Al termine dell’inverno,
non c’è l’inverno, ma la primavera.
Al termine della morte
non c’è la morte, ma la vita
Al termine della disperazione
non c’è la disperazione, ma la speranza. Al termine dell’umanità,
non c’è l’uomo, ma l’Uomo-Dio
Al termine dell’Avvento c’è il Natale.
(Paul Hescer )

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