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domenica 18 novembre 2012

E’ giusto battezzare i neonati?

Quante volte mi è capitato di ascoltare l’obiezione, sempre più comune, circa il Battesimo dei bambini: non è giusto imporre al neonato una religione che non ha scelto lui, deciderà da grande se e cosa credere!
“Su questo non c’è dubbio”, ho sempre risposto, facendo notare come ai battezzati non venga tolta né la libertà religiosa né la responsabilità delle proprie scelte. Il rito celebrato in tenerissima età non risparmia affatto dal compiere opzioni consapevoli in età matura.
Alla stessa domanda ha risposto tempo addietro Benedetto XVI:

“La vita stessa ci viene data necessariamente senza consenso previo, ci viene donata così e non possiamo decidere prima: sì o no, voglio vivere o no”. Di conseguenza, potremmo anche chiederci: è giusto donare la vita in questo mondo senza avere avuto il consen­so dell’interessato, senza avergli chiesto:vuoi vivere o no? Risponde Benedetto: “Io di­rei: è possibile ed è giusto soltanto se, con la vita, possiamo dare anche la garanzia che la vita, con tutti i problemi del mon­do, sia buona, che sia be­ne vivere, che ci sia una garanzia che questa vita sia buona, sia protetta da Dio e che sia un vero do­no”. Altrimenti, chi ha il diritto di mettere al mondo un essere umano, vincolandolo a non pochi elementi che non ha certo potuto scegliere?
“Solo l’anticipazione del senso – ha concluso – giustifica l’an­ticipazione della vita”. Solo la certezza che la vita sia un bene in sé legittima il dono di essa. Lo stesso vale per il Battesimo: la coscienza che esso sia un bene in sé per chi lo riceve non solo assolve i genitori dall’accusa di lesa libertà, ma li giudicherebbe se ne privassero coloro che amano così tanto.
Perché battezzare i bambini quando non sono capaci di scegliere da loro stessi e se non hanno mai commesso alcun peccato?


L’argomento a favore del battesimo di un neonato è simile a quello favorevole al concepimento stesso. Un bambino non può, dopotutto, scegliere di essere concepito, ma molte persone da adulte dicono di essere felici di essere state messe al mondo. Allo stesso modo, il Battesimo è una seconda nascita che rende possibile la vita cristiana. Coloro che diventano santi diranno sicuramente che sono contenti di essere stati battezzati in passato. Inoltre, conviene che il bambino riceva il Battesimo il più presto possibile in modo che questa grazia possa maturare. Nel caso di un neonato, certamente il Battesimo non lava via peccati reali, in quanto il bambino non ha commesso alcun peccato. Eppure, come tutti noi, il bambino necessita comunque la grazia del Battesimo, la seconda nascita, “dall’acqua e dallo spirito”(Gv 3,5), che ci libera dal peccato originale e ci rende figli di Dio.

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