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domenica 2 settembre 2012

Pena di morte

“Nessuno tocchi Caino”
La vita umana è sacra e solo Dio ne è il Signore; Egli prende sotto la sua protezione la vita dell'uomo e ne vieta l'uccisione (Gen 9,5 e ss; Es 20,13), anche quella di Caino (Gen 4,11-15); Gesù condanna e supera la legge del taglione ("Avete inteso che fu detto: occhio per occhio e dente per dente, ma io vi dico...", Mt 25,38-39) e si rifiuta di approvare la condanna a morte, legittima secondo la legge mosaica, della donna adultera (Gv 8,1-11). La Chiesa rimane tuttavia ambigua nel non rifiutare, in via teorica, la possibilità estrema che uno Stato ricorra alla pena di morte (CCC, n. 2266).
IL FILM: DEAD MAN WALKING– Condannato a morte (Usa, 1995)
Diretto da Tim Robbins, basato sull'omonimo romanzo autobiografico di suor Helen Prejean. Protagonisti: Sean Penn e Susan Sarandon.
Valutazione Pastorale: Il film propone il problema della liceità della pena capitale; il duplice strazio dei parenti delle vittime, l'impegno tenace, ma anche la crisi di suor Helen; la personalità spavalda, ma anche fragile, fino al pentimento ed alle lacrime del condannato prima della morte. La pietà di suor Helen fa da valido e disperato contrappeso alla inevitabile impietosità dei particolari operativi. Tratto dal libro di Helen Prejean, e da una personale esperienza di tale religiosa, il film è una "vigilia di morte" che l'omicida e la sua assistente spirituale vivono insieme, tra mille ostacoli (l'approccio insolito; le reazioni altrui per altri orrendamente morti; l'impatto del massacro e del successivo adempimento di giustizia e le regole dettate da leggi e procedure). E' altrettanto doveroso rilevare la prestazione e l'affiatamento dei due interpreti: Susan Sarandon impegnata in un ruolo arduo, con sensibilità e smarrimenti, ma altresì con coraggio e bagliori di speranza; Sean Penn, da prima terrorizzato, poi passato attraverso il pentimento a quella Verità evangelica che lo farà libero.
 

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