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lunedì 30 novembre 2015

I DIECI COMANDAMENTI (una mia introduzione schematica)


o DECALOGO = le 10 parole scritte, secondo la tradizione, sulle tavole della legge (di pietra) da Dio stesso sul monte Sinai e consegnate a Mosè e conservate nell’Arca dell’Alleanza.

Due versioni: Esodo 20,2-17 e Deuteronomio 5,6-21 (con poche varianti).

Due parti: relazione con Dio (1-3) e relazione con gli altri (4-10)

Contesto: Mosè (circa 2000 anni prima di Cristo), libro dell’Esodo: racconta il cammino di LIBERAZIONE dalla schiavitù d’Egitto (dove avevano tutto e che, a momenti alterni, rimpiangono mormorando contro Dio e contro Mosè), cammino che richiede di passare per 40 anni (una vita!) nel deserto (luogo delle tentazioni, dei bisogni, delle privazioni, ma anche luogo dell’intimità, della scoperta di sé, dove assaporano la prima esperienza di libertà e di protezione da parte di Dio che li guida verso la Terra Promessa.

Introduzione: “Io sono il Signore tuo Dio che ti fece uscire dalla terra d’Egitto, dalla casa degli schiavi”

1° lezione: I NO CHE AIUTANO A CRESCERE e a diventare liberi: non tutto ciò che vogliamo fa bene e ci fa bene. Non tutto ciò che vogliono i vostri figli fa loro bene. E’ gratificante farli contenti accogliendo le loro inesauribili richieste (un pedagogo parla di “piccoli tiranni” che sanno come ottenere tutto giocando spesso sui sensi di colpa dei genitori)

domenica 22 novembre 2015

GENDER. Uomo, donna o GLBTQ?


Fino a pochi decenni fa era semplice distinguere l’umanità in maschi e femmine: era sufficiente prendere in considerazione gli attributi sessuali per stabilire a quale sesso si appartenesse. Il rischio tuttavia era quello di giustificare come “naturale” (cioè stabilito dalla natura) il fatto che a tale differenziazione corrispondesse anche un primato del maschile e una discriminazione delle donne (ricordiamoci ad esempio che, fino a pochi decenni fa, non potevano votare).

A partire dagli anni ’70 nasce nel mondo anglosassone un movimento di pensiero che complica notevolmente le cose con l’intento di distruggere ogni discriminazione: non si devono considerare solo le differenze fisiche e biologiche[1], ma anche quelle psicologiche e culturali di identità di “genere” o “gender” (ovvero basta eliminare la componente culturale che stabilisce come debbano comportarsi gli uomini e come le donne per lasciare libera la persona di esprimersi così come si percepisce, in accordo o meno con il proprio sesso biologico) e quelle dell’orientamento sessuale (ovvero l’attrazione sessuale verso il proprio o l’altrui sesso o per entrambi) e del comportamento sessuale (cioè il modo con cui esprimo il mio orientamento).

giovedì 19 novembre 2015

Vatileaks 2! Alcune riflessioni

vatileaks 2000 anni fa (colored)
Il mese di novembre non si è aperto solo con il ricordo dei Santi e dei defunti, ma quasi come contraltare, con lo scandalo dei documenti trafugati dal Vaticano (Vati-leaks) e dei due libri che, con quei documenti, sono stati scritti da due giornalisti, libri che pescano nel torbido mondo degli affari e degli affaristi che circolano (o vivono) in Vaticano[1].
Papa Francesco, con la sua peculiare parresia (= coraggio e chiarezza), ha voluto commentare l’episodio nell’angelus dell’8 novembre con queste parole:
Cari fratelli e sorelle, so che molti di voi sono stati turbati dalle notizie circolate nei giorni scorsi a proposito di documenti riservati della Santa Sede che sono stati sottratti e pubblicati.
Per questo vorrei dirvi anzitutto che rubare quei documenti è un reato. E’ un atto deplorevole che non aiuta. Io stesso avevo chiesto di fare quello studio, e quei documenti io e i miei collaboratori già li conoscevamo bene, e sono state prese delle misure che hanno incominciato a dare dei frutti, anche alcuni visibili.