sabato 9 agosto 2014

PERCHE' I SACERDOTI NON SI SPOSANO?

La domanda è un'altra: perché Gesù non si è sposato? Forse perché era brutto e non lo voleva nessuno? Oppure perché al contrario non trovava una moglie adeguata? Oppure perché è morto giovane? No, Gesù in realtà era sposato... con la Chiesa!

di Giacomo Biffi

Il carisma della vocazione sacerdotale, rivolta al culto divino e al servizio religioso e pastorale del popolo di Dio, è distinto dal carisma che induce alla scelta del celibato come stato di vita consacrata» (Sacerdotalis celibatus 15).
La connessione tra l'uno e l'altro carisma - stabilita dalla legge canonica del celibato dei sacri ministri - non è subito evidente. La questione merita un'analisi più accurata.
Certo, la Chiesa ha istituito questo collegamento tra sacerdozio ministeriale e celibato con una decisione sua; una decisione di indole "storica", libera, positiva, che però è legittima e motivata.

DECISIONE LEGITTIMA E MOTIVATA
È una decisione legittima, perché è posta nell'ambito della sua potestà di regolare i fatti ecclesiali, e non lede i diritti di alcuno. Non bisogna dimenticare che l'essere costituiti in un ministero non è configurabile in un diritto per nessuno: ogni ministero è un compito liberamente assegnato dall'autorità competente secondo criteri che nessuno può sindacare; e non per favorire le inclinazioni delle singole persone, bensì in vista del miglior bene della comunità.
È una decisione motivata, se non altro dalla convenienza di assicurare mediante un dispositivo canonico che la "preferenza di Cristo" per lo stato celibatario continui ad avere una rispondenza e una vitalità nella storia e nella coscienza ecclesiale.