sabato 30 novembre 2013

CATECHISMO: citazioni e riflessioni utili, risorse web e racconti (Dizionario)

"Studiate il catechismo con passione e perseveranza! Sacrificate il vostro tempo per esso! Studiatelo nel silenzio della vostra camera, leggetelo in due, se siete amici, formate gruppi e reti di studio, scambiatevi idee su Internet. Rimanete ad ogni modo in dialogo sulla vostra fede! Dovete conoscere quello che credete; dovete conoscere la vostra fede" 
(Benedetto XVI, Prefazione a YouCat, il catechismo dei giovani) 

"Se questo primo annuncio si rivolge specialmente a coloro, che non hanno mai inteso la Buona Novella di Gesù, oppure ai fanciulli, esso si dimostra ugualmente sempre più necessario, a causa delle situazioni di scristianizzazione frequenti ai nostri giorni, per moltitudini di persone che hanno ricevuto il battesimo ma vivono completamente al di fuori della vita cristiana, per gente semplice che ha una certa fede ma ne conosce male i fondamenti, per intellettuali che sentono il bisogno di conoscere Gesù Cristo in una luce diversa dall'insegnamento ricevuto nella loro infanzia, e per molti altri." 
(Paolo VI, Evangelii nuntiandi, 52) 

  "Solo una nuova evangelizzazione può assicurare la crescita di una fede limpida e profonda [...]Questa nuova evangelizzazione, rivolta non solo alle singole persone ma anche ad intere fasce di popolazioni nelle loro varie situazioni, ambienti e culture, è destinata alla formazione di comunità ecclesiali mature, nelle quali cioè la fede sprigioni e realizzi tutto il suo originario significato di adesione alla persona di Cristo e al suo Vangelo, di incontro e di comunione sacramentale con Lui, di esistenza vissuta nella carità e nel servizio. 
(Giovanni Paolo II, Christifideles laici, 34)  

mercoledì 27 novembre 2013

Le 4 tensioni interne della “Evangelii Gaudium" (Spadaro)

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Con l’uscita della prima Esortazione apostolica di Papa Francesco posso dire esattamente che cosa ho vissuto intervistando Papa Francesco a partire dal 19 agosto scorsoHo incontrato il Papa a pochi giorni dal suo rientro dal Brasile e mentre ormai ultimava l’Evangelii Gaudium. Era un periodo vulcanico, di grande grazia ed energia. Mi rendo conto adesso di questo ulteriore aspetto dell’esperienza vissuta con lui: vedere il pensiero del Papa prendere forma e diventare dialogo vivo nella nostra conversazione per poi seguire i suoi sentieri e condensarsi un una Esortazione apostolica.
La Evangelii Gaudium richiede una lettura attenta. Una lettura immediata e rapida è possibile e anche opportuna. Tuttavia per entrare nei nodi del testo occorre fare una seconda lettura perché si tratta di un testo che contiene un disegno ed è frutto di una maturazione durata anni, se non decenni, non solo di riflessione, ma anche (e soprattutto) di esperienza pastorale. Su La Civiltà Cattolica proverò a compiere una mia prima lettura di secondo livello, diciamo così, su radici, struttura e significato dell’Esortazione.
Qui vorrei solamente mettere in evidenza in maniera estremamente schematica alcune tensioni interne positive al testo che lo rendono dinamico e ne “agitano” lo sviluppo.
1) La tensione tra spirito e istituzione

martedì 26 novembre 2013

Dignità e missione della donna

di Ettore Malnati, 26-11-2013, http://www.lanuovabq.it/it/articoli-dignita-e-missione-della-donna-7819.htm

Risurrezione“Siccome ai nostri giorni le donne prendono parte sempre più attiva in tutta la vita sociale, è di grande importanza una loro più larga partecipazione anche nei vari campi dell’apostolato della Chiesa”1.
“Nel Cristianesimo, infatti, più che in ogni altra religione, [già lo aveva sottolineato Giovanni XXIII nella Pacem in Terris n. 22], la donna ha, fin dalle sue origini, uno speciale statuto di dignità, di cui il Nuovo Testamento ci attesta non pochi e non piccoli aspetti…; appare all’evidenza che la donna è posta a far parte della struttura vivente e operante del Cristianesimo in modo così rilevante che non ne sono forse ancora state elencate tutte le virtualità” 2.
Anzitutto vogliamo sottolineare che trattando del concetto di laico il Magistero intende espressamente uomo e donna volendo così togliere ogni discriminazione e nello stesso tempo assicurare la giusta presenza della donna nella Chiesa e nella società. Questo criterio permette “una considerazione più penetrante e accurata dei fondamenti antropologici della condizione maschile e femminile, determinata a precisare l’identità personale della donna nel suo rapporto di diversità e di reciproca complementarietà con l’uomo, non solo per quanto riguarda i ruoli da tenere e le funzioni di svolgere, ma anche e più profondamente per quanto riguarda la sua struttura e il suo sigillo personale… Impegnandosi nella riflessione sui fondamenti antropologici e teologici della condizione femminile, la Chiesa si rende presente nel processo storico dei vari movimenti di promozione della donna, vi apporta il suo contributo, ma prima e più ancora la Chiesa intende in tale modo obbedire a Dio che, creando l’uomo «a sua immagine e somiglianza»: «maschio e femmina li creò» (Gn 1,27)”3. Inoltre non può ignorare che Cristo Gesù promuove e valorizza questa bipolarità in rapporto alla sua sequela.

sabato 23 novembre 2013

La dottrina politica del Cristo Re

di Stefano Fontana, 23-11-2013, http://www.lanuovabq.it/it/articoli-la-dottrina-politica-del-cristo-re-7793.htm

Cristo ReL’anno liturgico si conclude con la Festa di Cristo Re, che quest’anno cade domenica 24 novembre 2013. In questa occasione la Festa di Cristo Re si carica di ulteriori significati, in quanto segna anche la conclusione dell’Anno della Fede, iniziato per volontà di Benedetto XVI l’11 ottobre 2012 e che si concluderà, appunto, domenica 24 novembre 2013. Sembra importante, allora, chiedersi cosa sia questa Festa.
La dottrina di Cristo Re nel Catechismo
È utile innanzitutto precisare che la signoria o regalità di Cristo è un insegnamento della Chiesa contenuto nel Catechismo. Si tratta di una verità della dottrina della fede, come scrisse Pio XI, il Papa che istituì la festa: «è dogma di fede che Gesù Cristo è stato dato agli uomini quale Redentore in cui debbono riporre la loro fiducia, ed allo stesso tempo come legislatore a cui debbono obbedire» (enciclica Quas Primas). Il paragrafo 2105 del Catechismo dice: «Il dovere di rendere a Dio un culto autentico riguarda l’uomo individualmente e socialmente. È “la dottrina cattolica tradizionale sul dovere morale dei singoli e delle società verso la vera religione e l’unica Chiesa di Cristo” (Dignitatis humanae, 1). Evangelizzando senza posa gli uomini, la Chiesa si adopera affinché essi possano “informare dello spirito cristiano la mentalità e i costumi, le leggi e le strutture della comunità” (Apostolicam actuositatem, 13) in cui vivono. Il dovere sociale dei cristiani è di rispettare e risvegliare in ogni uomo l’amore del vero e del bene. Richiede loro di far conoscere il culto dell’“unica vera religione che sussiste nella Chiesa cattolica ed apostolica” (Dignitatis humanae, 1). I cristiani sono chiamati ad essere la luce del mondo. La Chiesa in tal modo manifesta la regalità di Cristo su tutta la creazione e in particolare sulle società umane».
Il Regno di Dio è Cristo stesso e la sua regalità si è manifestata nella creazione (“per mezzo di lui tutte le cose sono state fatte” dice il Vangelo di San Giovanni) e nella resurrezione. Essa ha quindi un aspetto anche messianico ed escatologico: la regalità di Cristo si compirà definitivamente col suo Ritorno, quando ricapitolerà in sé tutte le cose.

giovedì 21 novembre 2013

CATECHESI (Dizionario)

CATECHESI. Il secondo annuncio (E.Biemmi)
“Abbiamo bisogno di mappe
e non sappiamo ancora che la migliore
si costruisce strada facendo,
nel mentre andiamo edificando
quello che ancora ben non sappiamo”
(Duccio Demetrio)

Tre quarti dei catechisti italiani sono depressi, serpeggia nelle nostre comunità un senso di stanchezza e di sfiducia per questo tempo, quasi che ci fosse un tempo più adatto al vangelo di un altro. In una tavoletta assiro-babilonese, risalente a circa tremila anni fa è scritto: “La gioventù di oggi è corrotta nell’anima, è malvagia, empia, infingarda. Non potrà mai essere ciò che era la gioventù di una volta e non potrà mai conservare la nostra cultura”.
La gioventù di oggi è bella, certamente fragile ed esposta, ma carica di attese, di domande, di speranze. Tutti cerchiamo strade per vivere la nostra vita con umanità e senso, con o senza la fede.

C’è un mondo che se n’è andato, ma
-          rimane stabile la stessa forma di catechesi ( di impianto scolastico, preoccupandosi della trasmissione di una serie di contenuti per conoscere bene ciò in cui già si crede);
-          a servizio di un particolare dispositivo di iniziazione cristiana (indirizzato ai piccoli e tutto orientato a ricevere i sacramenti);
-          dentro uno specifico modello di parrocchia (una agenzia di servizi di stampo tridentino, incentrato sulla figura del parroco, che ha come compito essenziale la “cura delle anime” attraverso la predicazione, la catechesi…e tutti quei servizi che nutrono la fede della gente…per gente già credente!).

Tre grembi naturali di generazione della fede

martedì 19 novembre 2013

CASTITA’ e CONTINENZA (Dizionario)

La castità è una virtù. La castità è quell’energia spirituale che libera l’amore dall’egoismo. Il sesso svincolato da un contesto di donazione totale e completa di sé all’altro diviene un animalesco esercizio fisico, mosso da pulsioni egoistiche, che conduce ad una reificazione del proprio partner. La castità prematrimoniale, che implica per i fidanzati lacontinenza fino al matrimonio, è una virtù che eleva l’uomo; viene suggerita, non per mortificare la coppia, ma perché fa bene e promuove la comprensione dell’immenso valore del matrimonio.
Il sesso unisce, crea un legame molto intimo col partner e, poiché ciò accade più o meno consapevolmente ogni volta, più partner sessuali si hanno, più il legame con ognuno si indebolisce.

sabato 16 novembre 2013

La persecuzione dei cristiani nel mondo

Una documentazione capillare, giorno per giorno, nazione per nazione, su un fenomeno poco trattato nei media: la persecuzione delle persone che professano il credo cristiano. Questo servizio informativo è svolto dal sito Persecution promosso da un ente statunitense, International Christian Concern.
Interessante è la mappa mondiale interattiva, che segnala gli ultimi episodi anticristiani, poi descritti negli articoli. Qui sopra è la mappa relativa al mese di novembre, aggiornata ad oggi. Sotto è invece il riepilogo da marzo a dicembre 2012.
Nella mappa vengono indicati i diversi tipi di persecuzione: uccisioni, violenze, discriminazioni, arresti, assalti alle chiese, ecc. Gli episodi censiti vedono il triste primato dell'Asia (11.325) seguiti dal Medio Oriente (7.370) e Africa (4.837). Europa e America del Nord si attestano poco sotto quota 1.000.
Gli episodi sono così tanti e così frequenti da diventare routine, con l'effetto paradossale di non fare più notizia.
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giovedì 14 novembre 2013

PAPA FRANCESCO AI RELIGIOSI


L’attenzione che il nostro Papa Francesco sta riscuotendo ad ogni livello ci stimola a meditare quanto, in questi primi mesi di pontificato, ha già potuto comunicare ai religiosi. Proviamo ad offrire una carrellata di interventi che, riteniamo, possono risultare comunque interessanti per tutti

6 luglio, INCONTRO CON I SEMINARISTI
Il 6 luglio, nell’Aula Paolo VI, Papa Francesco ha incontrato 6.000 seminaristi, novizi e novizie e giovani in cammino vocazionale, che hanno celebrato una vera festa in occasione dell’Anno della Fede. Fra sentite testimonianze, musica, e una atmosfera gioiosa, i giovani hanno atteso l’arrivo del Santo Padre che è stato accolto da uno scroscio di applausi.
Cultura del provvisorio
“Voi adesso applaudite, fate festa, perché è tempo di nozze… Ma quando finisce la luna di miele, che cosa succede? (…) Tutti noi, anche noi più vecchi,  siamo sotto la pressione di questa cultura del provvisorio; e questo è pericoloso, perché uno non gioca la vita una volta per sempre. Io mi sposo fino a che dura l’amore; io mi faccio suora, ma per  ‘un po’ di tempo’, e poi vedrò; io mi faccio seminarista per farmi prete, ma non so come finirà la storia. Questo non va con Gesù! (…) Una scelta definitiva oggi è molto difficile. Ai miei tempi era più facile, perché la cultura favoriva una scelta definitiva sia per la vita matrimoniale, sia per la vita consacrata o la vita sacerdotale. Ma in questa epoca non è facile una scelta definitiva. Noi siamo vittime di questa cultura del provvisorio”.
La gioia

mercoledì 13 novembre 2013

CARITA' (Dizionario)

La carità sia senza finzione

2011-04-08- Terza Predica di Avvento di p.Raniero Cantalamessa

Vedi anche la 1° predica: “Le due facce dell’amore: Eros ed Agape”:http://paroledivita.myblog.it/archive/2011/03/26/le-due-facce-dell-amore-eros-e-agape.html

E la 2° predica: “Dio è amore”: http://paroledivita.myblog.it/archive/2011/04/03/dio-e-amore.html  

1. Amerai il prossimo tuo come te stesso.
È stato notato un fenomeno curioso. Il fiume Giordano, nel suo corso, forma due mari: il mare di Galilea e il mar Morto, ma mentre il mare di Galilea è un mare brulicante di vita e tra le acque più pescose della terra, il mar Morto è, appunto un mare “morto”, non c’è traccia di vita in esso e intorno ad esso, solo salsedine. Eppure si tratta della stessa acqua del Giordano. La spiegazione, almeno in parte, è questa: il mare di Galilea riceve le acque del Giordano, ma non le trattiene per se, le fa defluire in modo che esse possano irrigare tutta la valle del Giordano. Il mar Morto riceve le acque del Giordano e le trattiene per se, non ha emissari, da esso non esce una goccia d’acqua. È un simbolo. Non possiamo limitarci a ricevere amore, dobbiamo anche donarlo. L’acqua che Gesù ci da, deve diventare in noi “fontana che zampilla” (Gv 4, 14).

lunedì 11 novembre 2013

Straniero, chi sei? (di Paul Ricoeur)

L’OSSERVATORE ROMANO di sabato 9 novembre 2013

di Paul Ricoeur

Percepiamo l’altro come minaccia e dimentichiamo che tutti siamo stati barbari

Proponiamo stralci di un inedito del filosofo francese pubblicato dalla rivista «Vita e Pensiero» sul numero 5 ora in libreria. Il testo nasce da una conferenza che lo studioso, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, tenne nel 1997 alle Settimane sociali francesi.

Ma che cos’è lo straniero? E chi sono gli stranieri? Prima di esaminare la condizione indifferenziata di straniero, passiamo in rassegna le molteplici figure di straniero. A un estremo troviamo lo straniero come visitatore, figura pacifica per eccellenza: dal turista che circola liberamente sul territorio del Paese che lo accoglie fino al residente che si è stabilito in un luogo — da noi — e vi soggiorna. Al centro del quadro stanno i migranti, cioè perlopiù lavoratori stranieri, quelli che altrove vengono chiamati Gastarbeiter o guest-workers: sono visitatori forzati, costretti ad affittare la loro forza lavoro tra noi; la loro vita è tracciata da autori sociali che non sono loro, da noi nazionali. 

venerdì 8 novembre 2013

BIBBIA (Dizionario)

Guida essenziale alla lettura e comprensione della Bibbia

Primo Gironi - biblista
Il nome "Bibbia" - con cui siamo abituati a chiamare la raccolta dell'Antico e del Nuovo Testamento - è l'adattamento del plurale greco biblia, che significa "i libri". Infatti, la Bibbia si presenta al lettore come una grande biblioteca, i cui 73 volumi (46 contenenti l'Antico Testamento e 27 il Nuovo) sono venuti man mano allineandosi in un ampio arco di tempo che va dal X secolo a.C. a più di 50 anni dopo la resurrezione di Gesù.
Le due grandi raccolte dei libri biblici hanno una storia e un significato particolari per gli ebrei e per i cristiani. Per entrambi la Bibbia si differenzia da tutte le altre creazioni letterarie perché costituisce il libro per eccellenza, la "scrittura sacra" che contiene la rivelazione di Dio all'uomo e che è principio e norma di vita. Gli ebrei accolgono come loro "scrittura sacra" il solo Antico Testamento, perché ritengono che le promesse racchiuse in esso non si siano ancora realizzate visibilmente nel tempo. Per i cristiani la Bibbia è completa solo se si accolgono ambedue le parti che la compongono come momenti inseparabili di un'unica realtà.
Il termine "testamento" è la traduzione dell'ebraico berit, che significa "alleanza". Il richiamo dei profeti Geremia ed Ezechiele a una "nuova" alleanza, capace di realizzare nel futuro quella salvezza completa che non era stata possibile nel passato, ha favorito, in ambito cristiano, la distinzione tra "antica” e "nuova” alleanza. Gesù stesso ha presentato il suo messaggio e la sua opera nella cornice di una "nuova alleanza", che ha origine nel dono di sé per la salvezza di tutti.
Tre grandi parti

martedì 5 novembre 2013

Che cos'è l'«energia» di cui parla il New Age?

E' un “qualcosa”, immanente all'universo, con cui ci si può mettere in comunicazione, aprendosi ad esso, presente anche in se stessi.

Alcuni adepti del New Age percorrono il Cammino di Santiago per appropriarsi dell'energia concentrata particolarmente in certi suoi luoghi. Quando, nel 1995, l'attrice Shirley MacLaine arrivò a uno di questi, San Juan de Ortega (Burgos), rimase molto tempo a contemplare l'ambiente, mentre esclamava concentrata: “Tutto è Energia... tutto è Dio. IO sono Dio”. Secondo il New Age, siamo immersi in un mare energetico, anche se non vediamo l'energia cosmica come il pesce non vede l'oceano in cui nuota né la sua immensità. Ma cosa si intende per “energia” nel New Age?

1. L'energia fisica

lunedì 4 novembre 2013

BEATITUDINI (Dizionario)

Beatitudini: la ricetta della felicità (e della santità)

Le beatitudini evangeliche
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli
Beati i miti, perché possederanno la terra
Beati coloro che piangono, perché saranno consolati
Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati
Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio
Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

Il brano delle beatitudini rappresenta il “manifesto costitutivo” del Regno di Dio.
- Gesù è il nuovo Mosè a cui Dio ha affidato le sue leggi e il suo popolo, chiamato a costruire una comunità-società in cui sia finalmente Dio a governare, guidare, accompagnare il suo popolo e così realizzare quel sogno di vedere fratelli e sorelle che si amano reciprocamente.
- Per far questo c’è bisogno di un ribaltamento dei valori, c’è bisogno che Dio stesso apra i nostri occhi intorpiditi e confusi dal male, dal peccato e ci mette di fronte ad una realtà che è ancora oggi all’opposto del nostro comune modo di vedere e soprattutto di vivere.
- Chi può far parte di questo popolo e trovare così la propria felicità-realizzazione? “I poveri, gli afflitti, gli umili, coloro che hanno fame e sete di giustizia, coloro che lottano per la pace, coloro che si preoccupano dei poveri, i puri di cuori, i perseguitati per la causa della giustizia!”.
- Sono otto categorie di persone. Otto porte di entrata. Non c’è altra porta per entrare nel Regno, nella Comunità! Coloro che desiderano far parte del Regno dovranno identificarsi con una di queste categorie o gruppi.