Luciano Manicardi
"Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso" (Lc 6,36). Prima di essere un comando, queste parole di Gesù sono la rivelazione di una possibilità: esse attestano la possibilità per l'uomo di partecipare alla misericordia di Dio, ovvero di dare vita, di mostrare tenerezza e amore, di fare grazia, di con-soffrire con chi soffre, di sentire l'unicità dell'altro e di essergli vicino, di perdonare, di sopportare l'altro e di pazientare con le sue lentezze e le sue inadeguatezze. Se "misericordioso e compassionevole" è il nome di Dio (cf. Es 34,6; Sal 86,15; 103,8; I 11,4; eccetera), Gesù di Nazaret ha dato un volto d'uomo a tale misericordia e compassione e l'ha narrata nella sua vita (cf. Mc 1,41; 6,34; Lc 7,13; eccetera) e, dietro a lui, per la fede in lui e l'amore per lui, anche il discepolo del Signore può vivere la misericordia.