Beatitudini: la
ricetta della felicità (e della santità)
Le beatitudini evangeliche
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli
Beati i miti, perché possederanno la terra
Beati coloro che piangono, perché saranno consolati
Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati
Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio
Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli
Beati i miti, perché possederanno la terra
Beati coloro che piangono, perché saranno consolati
Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati
Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio
Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Il brano delle beatitudini rappresenta il
“manifesto costitutivo” del Regno di Dio.
- Gesù è il nuovo Mosè a cui Dio ha
affidato le sue leggi e il suo popolo, chiamato a costruire una comunità-società
in cui sia finalmente Dio a governare, guidare, accompagnare il suo popolo e
così realizzare quel sogno di vedere fratelli e sorelle che si amano
reciprocamente.
- Per far questo c’è bisogno di un
ribaltamento dei valori, c’è bisogno che Dio stesso apra i nostri occhi
intorpiditi e confusi dal male, dal peccato e ci mette di fronte ad una realtà
che è ancora oggi all’opposto del nostro comune modo di vedere e soprattutto di
vivere.
- Chi può far parte di questo popolo e
trovare così la propria felicità-realizzazione? “I poveri, gli afflitti, gli umili, coloro
che hanno fame e sete di giustizia, coloro che lottano per la pace, coloro
che si preoccupano dei poveri, i puri di cuori, i perseguitati per la causa
della giustizia!”.
- Sono otto categorie di persone. Otto
porte di entrata. Non c’è altra porta per entrare nel Regno, nella
Comunità! Coloro che desiderano far parte del Regno dovranno identificarsi con
una di queste categorie o gruppi.
Beati i poveri di spirito: Non è né il ricco né il povero con mentalità di
ricco. Essere ricchi significa avere potere, ricevere onori e avere un posto di
supremazia sugli altri; e qui comincia il pericolo, perché dove c’è potere,
ricchezza e supremazia, ci sono molto spesso gli oppressi, gli schiacciati, gli
ultimi. Ed è a questi che va il regno dei cieli. Con questi si schiera Gesù che
tutto possedeva, ma visse poveramente. Non solo. Povero in Spirito è
la persona che ha dinanzi ai poveri lo stesso spirito di Gesù. Ogni volta che
nella storia del Popolo di Dio si cerca di rinnovare l’Alleanza, si ricomincia
a ristabilire il diritto dei poveri e degli esclusi. Senza questo, non è
possibile rinnovare l’Alleanza! Così facevano i profeti, così fa Gesù. Denuncia
il sistema che esclude i poveri e perseguita coloro che lottano per la
giustizia. In nome di Dio, Gesù annuncia un nuovo Progetto che accoglie gli
esclusi. La comunità attorno a Gesù deve caratterizzarsi con un nuovo tipo
di rapporto con i beni materiali, con le persone e con Dio stesso. Deve essere
seme di una nuova nazione! Beati i pacifici: Non è la persona
passiva che perde la voglia e non reagisce più. Ma sono coloro che sono stati
“pacificati” da Dio, che sono come Gesù “miti e umili di cuore”, che non hanno
bisogno di emergere, di primeggiare, di schiacciare gli altri. Lottare per
rinunciare alla violenza in ogni sua forma
Beati
i tristi: capaci di piangere, grazie a un
cuore toccato dalla propria e altrui miseria Sono tristi perché non accettano
la situazione in cui si trova l’umanità.
Beati
coloro che hanno fame e sete di giustizia: Non
si tratta solo della giustizia che si cerca nei tribunali e che molte volte è
la legalizzazione dell’ingiustizia. Ma è soprattutto la Giustizia di Dio che si
cerca, facendo in modo che le cose e le persone possano occupare il luogo che
devono occupare nel piano del Creatore.
Beati
coloro che sono misericordiosi: Non
è solo la filantropia che distribuisce elemosine, ma si tratta di imitare Dio
che ha viscere di misericordia per coloro che soffrono. Misericordia vuol dire
avere a cuore la miseria degli altri per diminuire il loro dolore. Vuol dire
fare in modo che non ci sia estranea la sofferenza dell’altro.
Beati
i puri di cuore: essere puri di cuore, cioè avere su
tutto e su tutti lo sguardo di Dio. Come Dio vede gli altri e le altre cose?
Beati
i costruttori di pace: Non è solo assenza
di guerra. La Pace che Dio vuole sulla terra è la ricostruzione totale e
radicale della vita, della natura e della convivenza.
Beati
coloro che sono perseguitati a causa della giustizia: Nel mondo costruito ed organizzato a partire
dall’egoismo di persone e gruppi di persone (come il sistema neoliberale che
oggi domina nel mondo) colui che desidera vivere l’amore disinteressato sarà
perseguitato e morirà in croce.
Sono
da una parte situazioni in cui ci affidiamo a Dio, lo lasciamo agire-governare
perché realizzi il suo Regno di amore: sono i poveri e gli afflitti a confidare
e a rifugiarsi in Dio, sono i miti a sperimentare la forza dell’amore…
Dall’altra
parte sono motivi per cui impegnarci, sono un programma di vita: vivere nella
sobrietà, nell’essenzialità per condividere i beni e promuovere la giustizia,
essere operatori di pace, miti, ma non arrendevoli, toccati dalla miseria
altrui e impegnati a risolverla…
Vedi anche: http://paroledivita.myblog.it/archive/2009/06/22/beatitudini-l-imperativo-della-felicita.html
Beati
noi...
Beati noi se non rispondiamo al male con altro male,
se non
cerchiamo di risolvere tutto con la vendetta e la cattiveria.
Beati noi se sappiamo guardare oltre l’orizzonte ristretto dei nostri
bisogni e lo allarghiamo
invece alle
attese di chi abbiamo attorno, diventando il prossimo di tutti.
Beati noi se sappiamo aprire la porta del nostro cuore agli altri
e
lasciamo entrare nella vita la luce di Dio.
Beati noi se proviamo a guardare il mondo con gli occhi di Dio
per vedere
la bellezza del suo volto di Padre riflessa nel volto di ogni fratello e sorella.
Beati noi se
comprendiamo
quale
immensa felicità c’è nel vivere l’Amore!
Beato chi vive la Vita Bella
del Vangelo
Libero
adattamento di "Esame di coscienza sulla via delle Beatitudini"
di Don Giuseppe Buccellato osb
Beati i poveri in spirito, perché di
essi è il regno dei cieli. Beato chi è umile, chi pone la sua fiducia in
Dio, chi si sente povero dinanzi a Lui. Beato chi si sente piccolo dinanzi
a Dio e bisognoso del suo aiuto. Beato chi pone soltanto in Dio la sua speranza...
Beato chi si rivolge a Lui nella preghiera con l'affetto di un figlio. Beato
chi in Lui si rifugia (Sal 2,12). Beato chi si lascia sostenere e guidare
da Dio. Beato chi non cerca continuamente la stima degli altri, ma agisce
dinanzi a Dio, per piacere a Lui soltanto. Beato chi non vuol sentirsi sempre
al centro del mondo, chi parla poco di se stesso e dei suoi
"successi". Beato chi non è geloso del successo degli altri. Beato
chi non cerca mai di umiliare gli altri, facendo loro notare gli errori che
commettono. Beato chi cerca sempre di stimare gli altri più di se stesso. Beato
chi sente che i suoi meriti e i suoi doni non sono suoi, ma gli sono stati dati
da Dio per essere messi a servizio degli altri.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beato chi riesce a chiamare croce
i suoi problemi. Beato chi riesce ad accettare i propri limiti. (…) Beati
coloro che non sfuggono alla fatica quotidiana, ma costruiscono pazientemente
con il proprio lavoro una vita serena. Beato l'uomo che si sente solidale con i
problemi del mondo. Beato chi non si dimentica che i problemi degli altri sono
spesso più grossi dei nostri.
Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che non sono violenti.
Dio darà a loro la terra promessa. (…) Beato chi sa accogliere tutti con
dolcezza e amabilità. Beato chi sa controllare i movimenti del suo animo. Beato
chi sa controllare la sua lingua. Beato chi è paziente con tutti, chi è mite e
buono con le persone con cui vive abitualmente. Beato chi non si augura il male
di nessuno. Beato chi non ha alcun risentimento nel suo cuore. Beato chi è
libero dall'odio, perché nel suo cuore alberga la vera pace. Beato chi sa
perdonare per il male che ha ricevuto, giustificando gli errori degli altri.
Beato chi sa dire, come Gesù, Padre perdona loro perché non sanno quello che
fanno... Beato chi sa pregare per i suoi nemici. Beato chi sa chiedere
perdono per il male che ha fatto. Beato chi sa perdonare se stesso. Beato chi
non si scoraggia di fronte ai propri insuccessi e non si fa del male in nessun
modo. Beato chi si ricorda di ringraziare.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché
saranno saziati. Beati
quelli che desiderano ardentemente quello che Dio vuole. Dio esaudirà i loro
desideri. Beati coloro che amano le cose giuste e lottano ogni giorno
perché vengano rispettati i diritti di ogni uomo. Beati quelli che lavorano
onestamente, senza frodare nessuno. Beato chi rispetta il suo orario di lavoro,
anche quando nessuno lo controlla. Beato chi è onesto e trasparente con tutti.
Beato chi è disposto a pagare di persona per evitare un'ingiustizia. Beato chi
non accetta il vantaggio di amicizie importanti per ottenere qualcosa a cui non
ha diritto. Beato chi paga i suoi debiti con lo Stato, senza frodare il fisco.
Beato chi è onesto con le assicurazioni e con le amministrazioni pubbliche.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati quelli che hanno compassione
degli altri Dio avrà compassione di loro. Beati coloro che sanno chinarsi
sulla sofferenza degli altri. Beati coloro che assistono un parente, un amico,
un conoscente ammalato: Gesù li chiamerà a sé, perché Egli è presente in ogni
uomo che soffre. Beati coloro che dedicano del tempo ad alleviare la sofferenza
spirituale o la solitudine di qualcuno. Beati coloro che sono attenti a non far
soffrire nessuno. Beati coloro hanno compassione degli errori degli altri e non
li giudicano. (…) Beati coloro che non mettono etichette a nessuno.
Beati i puri dì cuore, perché vedranno Dio. Beati quelli, che hanno il cuore
sincero e gli occhi limpidi. Beati quelli che non pensano male di nessuno.
Beati quelli che non sono sospettosi nell'interpretare le azioni degli altri.
Beati quelli che non parlano male di nessuno. Beato chi non ha mai calunniato
nessuno. Beato chi sa vedere il bene dappertutto. Beato chi è incapace di
mentire ed è sincero con tutti. Beato chi non fa nulla di nascosto, ma vive
sempre alla luce del sole. Beato chi ha gli occhi limpidi. Beato
l'uomo che sopporta la tentazione (Gc 1,12). (…) Beato chi è consapevole
che la sessualità è un dono di Dio e che non può essere usata soltanto per il
proprio piacere. Beato chi non usa il corpo di un altro soltanto come un
oggetto. Beato chi ama la propria moglie o il proprio marito con tutto se
stesso. Beato quel giovane, quella giovane che hanno la pazienza di aspettare
che sia Dio a benedire la loro unione. Beato chi ha rispetto della vita
dell'uomo e rimane aperto ad essa.
Beati gli operatori dì pace, perché saranno chiamati figli di
Dio. Beati quelli che
diffondono la pace. Dio li accoglierà come suoi figli. Beati quelli che
costruiscono la pace e la concordia, perché somigliano a Dio. Beati quelli che
non seminano discordia e pettegolezzi. Beati quelli che cercano di conciliare le
parti avverse in famiglia o nell'ambiente di lavoro. Beati quelli che
contribuiscono a ricostruire un'amicizia frantumata o un matrimonio in crisi.
Beati coloro che portano la pace con la loro allegria e il buon umore. Beati
coloro che non sono pessimisti e non fanno pesare i loro problemi sul mondo
intero. Beati coloro che incoraggiano tutti e sono disposti ad alleviare i pesi
degli altri.
Beati i
perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono perseguitati
per aver fatto la volontà di Dio. Beato chi è pronto a soffrire per essere
fedele a Dio. Beato chi è coerente con se stesso: fa le cose in cui crede e
crede nelle cose che fa. Beato chi è capace di accettare le conseguenze delle
proprie scelte di fede. Beato chi non si vergogna di essere cristiano. Beato
colui che è chiamato a dare la sua vita per l'Ideale in cui crede.
Nessun commento:
Posta un commento