«... non si può affermare che Dio è impossibile solo perché noi uomini non possiamo conoscerlo: Dio sfugge alla nostra conoscenza per definizione! Quando si dice che non è possibile che Dio esista, semplicemente si abbatte una rappresentazione di Dio che ci eravamo fatti. Ma non si risolve certo la questione di Dio dimostrando che non esisterebbe. La questione di Dio non può essere mai risolta al negativo, resta aperta per definizione. Sopravvive sempre alla 'morte di Dio', la storia del pensiero ne è testimone. Dio è sempre almeno 'possibile'. Questa è una certezza, e già dice molto!».
«Ho sempre pensato che la realtà fosse solo una questione d’amore. Uno dei motivi per i quali trovo che sia razionale diventare cristiani è perché vi si parla al meglio dell’amore. Tutto quello che facciamo è per rispondere a un’interrogazione amorosa, per sapere se amo e sono amato.
Anche il motore della conoscenza è l’amore. Dunque trovo irrazionale partire da un punto di vista diverso dall’amore, quando la vita quotidiana ci mostra che solo l’amore è determinante per l’uomo».
(Jean Luc Marion, filosofo e storico francese contemporaneo)
http://profrel.blogspot.it/2011/01/un-filosofo-e-la-questione-dio.html
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