Una delle esperienze più significative ed
entusiasmanti che i giovani fanno in ambito ecclesiale è quello di mettersi al
servizio dei più piccoli come animatori (specie nel tempo estivo, con i grest e
i campi estivi).
Ma come formarli a questo ruolo così delicato? Vorrei
indicare solo un elenco di attenzioni e qualche strumento per costruire un
possibile percorso formativo.
TEMI fondamentali:
- CHI E’ L’ANIMATORE (motivazioni, ruolo educativo,
doveri, obiettivi);
- CHI E’ IL DESTINATARIO (il bambino, le
problematiche, le attenzioni da avere, le cose da evitare);
- IL GRUPPO degli ANIMATORI (l’affiatamento, la
collaborazione, l’organizzazione e la struttura interna, il rispetto e la
verifica);
- IL GIOCO (importanza, attenzioni, suggerimenti, rischi);
- LAPREGHIERA e i messaggi educativi;
- GLI ALTRI STRUMENTI DI ANIMAZIONE: ballo, teatro,
scenografia, laboratori;
- ALTRO (rapporto con gli altri operatori adulti e con
il responsabile; in piscina e/o in gita; a mensa…)
I DOVERI degli animatori
1.
Primato dei bambini: prima del mio divertimento viene quello dei bambini
1A-
farò di tutto per coinvolgerli e aiutarli ad inserirsi nel gruppo;
1B-
starò particolarmente attento ai bambini con difficoltà evitando preferenze
vistose;
1C-
gli animati vanno spronati, ma non tiranneggiati: va' usata pazienza e
dolcezza. Attenzione a non prenderli in giro. Non si potrà mai giustificare un
comportamento violento o intimidatorio.
2.
COMPORTAMENTO corretto: il mio comportamento è al centro delle attenzioni degli
animati
2A-
starò attento ad usare un linguaggio corretto
2B-
se dovesse capitare di bestemmiare dovrò seriamente valutare se non è il caso
di rinunciare a fare l’animatore.
2C- non
si fuma davanti ai bambini e ragazzi. Eccezionalmente potrò
allontanarmi (nei momenti liberi) per fumare, ma facendo attenzione a non farmi
vedere, a sbrigarmi, a non essere in più di 2 alla volta.
2D-
non si fanno effusioni amorose davanti agli animati: le eventuali coppie
abbiano l’attenzione a non appartarsi e a mantenere un comportamento corretto.
Evitiamo allusioni o battute pesanti.
3.
PRESENZA
3A-
è importante garantire la puntualità e la presenza quotidiana.
3B-
Se dovessi assentarmi avviserò il prima possibile, ma farò il possibile per
essere presente dall’inizio alla fine;
4.
Nel mio GRUPPO: l’animatore è moralmente
responsabile degli animati affidati;
4A-
devo sempre avere sott’occhio tutti gli animati del mio gruppo: non devono
allontanarsi senza permesso, non devono isolarsi o entrare tra loro in
conflitto.
4B-
A nessun animato è permesso di andar via prima del tempo se non su accordo con
un adulto.
4C-
Sono responsabile del materiale usato dai componenti del mio gruppo: va'
risistemato subito dopo l’uso! Se ci sono cose in giro le metterò comunque a
posto (così come eviterò che ci sia sporcizia in giro).
5.
DURANTE I GIOCHI
5A-
attenzione alla CORRETTEZZA nell’ARBITRARE e a trovare la giusta misura tra
l’agonismo e la sportività (coinvolgenti, ma mai aggressivi).
5B–
Se richiesto parteciperò anch’io ai giochi (sempre con entusiasmo, ma senza mai
inasprire gli animi).
6.
IN PISCINA
6A-
Il mio ruolo è quello di stare con i bambini prima, durante e dopo l’arrivo in
piscina: farò attenzione a che non si allontanino senza permesso, che abbiano
messo la crema idratante…
6B-
starò con loro quando si sta in acqua ed eviterò di appartarmi con gli altri
animatori
6C-
cercherò di stare con loro anche negli altri momenti (organizzando giochi in
cui vengano coinvolti).
7.
ACCOGLIENZA e PREGHIERA
7A-
non è accettabile che, nell’accoglienza e nella conclusione della giornata, mi
metta da parte e non partecipi attivamente alle attività: anche durante i balli
farò la mia parte coinvolgendo, per quanto è possibile, gli animati.
7B-
Attenzione a partecipare attivamente e con rispetto alla PREGHIERA: è uno dei
momenti più importanti della giornata.
CON
GLI ADULTI devo collaborare
1 8A- anche quest’anno ci
sarà qualche collaboratore adulto, in particolare per aiutarci durante la mensa
e i laboratori: a loro dobbiamo rispetto e collaborazione.
CON
GLI ALTRI ANIMATORI: collaborazione e verifica
9A-
Nel caso ci siano conflitti o incomprensioni con altri animatori eviterò di
scontrarmi con loro davanti ai bambini, ma farò in modo di affrontare nella
verifica la difficoltà.
9B-
Tutti siamo responsabili, ma accetto che qualcuno possa avere particolari
responsabilità e che mi dica, gentilmente, cosa fare. Se ci sono “abusi” vanno
verificati alla fine della giornata.
9C-
Cercheremo di coinvolgerci a vicenda suddividendoci i compiti e possibilmente
alternandoli (c’è chi spiega il gioco, chi prepara e distribuisce il materiale,
chi arbitra, chi risistema, chi …
Per approfondire:
IL GIOCO
Il gioco è importante per i ragazzi
Il gioco è importante per i ragazzi
Il gioco è un'attività fondamentale, indispensabile
per la crescita e lo sviluppo del ragazzo.
• Nel gioco
il ragazzo prende coscienza del proprio corpo, dei propri limiti e delle
proprie possibilità, anche le più nascoste.
• In un
clima di trasparenza il ragazzo "tira fuori" la sua vera personalità,
ciò che veramente è ("nel gioco si conoscono i ragazzi", diceva Don
Bosco), libera tutte le sue passioni.
•
Attraverso il gioco costruisce rapporti con coetanei, impara a stare con gli
altri, assume liberamente un ruolo di rispetto nei confronti del gruppo di cui
fa parte.
Il gioco è educazione
• Per il
ragazzo il gioco è vita: come vive il gioco così si atteggia di fronte alla
vita ( occorre allora insegnargli a giocare bene).
•
Attraverso il gioco il ragazzo fa suoi i grandi ideali della vita: la lealtà,
la generosità, I' onestà, ecc.
•
Attraverso il gioco il ragazzo accresce lo spirito di sacrificio, lo spirito di
squadra, il gusto dell'impegno, la capacità di iniziativa, l'assunzione del
rischio.
• Il gioco
favorisce lo sviluppo della fantasia, della creatività, dell'espressone, della
comunicazione del ragazzo.
• Il gioco
non è un "riempitivo" della giornata. Va quindi ben preparato ed
organizzato. Davanti alla serietà dell’organizzazione il ragazzo prenderà con
impegno e partecipazione l'attività.
• Il
ragazzo che non gioca avrà certamente più difficoltà nella vita e meno mezzi
per superarle.
Il gioco e l'animatore
• Il gioco
dei ragazzi richiede sempre la presenza di un educatore attento, sensibile,
intraprendente, dinamico, entusiasta, amico su misura, che si prenda cura della
crescita dei ragazzi, non solo del loro svago.
• Il gioco
è un mezzo indispensabile, il primo, per instaurare un rapporto di amicizia
veloce e spontaneo, premessa per passare ad altre tappe di formazione.
Come preparare un gioco
Ti proponiamo ora alcuni consigli e suggerimenti che
ti possono essere utili per diventare un "mago dei giochi".
• Non
arrivare mai all'ultimo tempo e improvvisare il gioco: sarebbe un fiasco
assicurato.
• Non
lasciare scegliere il gioco ai ragazzi: sceglierebbero sempre e solo il calcio
o altri pochi giochi.
• Pensa ai
ragazzi a cui è diretto il gioco: età, temperamento, gruppo misto, numero,
nervosismo, stanchezza
• Pensa al
luogo in cui si svolge il gioco: cortile, prato, bosco, spiaggia, ...
• Pensa
alla finalità del gioco: collaborare, sviluppare le capacità del singolo,
partecipazione di tutti, interessi
• È importante
provare il gioco prima di proporlo ai ragazzi, ed essere ben sicuri delle
regole da comunicare ai partecipanti
• A vere
tutto il materiale ben disposto prima…non creare intervalli che
distoglierebbero
•
attenzione e clima, facendo costruire il materiale stesso ai ragazzi.
• Variare
molto i giochi facendo attenzione a non ripetere i giochi
• E i
giochi ad eliminazione? Quali soluzioni per coinvolgere gli eliminati?
•
Accentuare lo spettacolo: inserire il gioco in una storia, creando un'ambientazione
fantastica, preparare con cura le scenografie, trucchi, maschere, colonne
sonore ...animare il gioco.
•
Ricordarsi che nel gioco si è educatori
• Fare
attenzione anche a1le più piccole cose perché tutto è importante.
Come spiegare un gioco
· Far sedere
i ragazzi possibilmente vicino al luogo i cui si giocherà. In ogni caso, fare
in modo che abbiano il sole alle spalle.
· Lanciare
il titolo
· Iniziare
la spiegazione seguendo questi passaggi:
· Evidenziare
subito lo scopo del gioco
· Far
vedere il campo di gioco e la disposizione delle squadre, dal vivo o
utilizzando un cartellone
· Dire le
regole partendo dalle più importanti
· Utilizzare
il minor tempo possibile, per evitare di stancare o innervosire i ragazzi.
· Presentare
in modo entusiasmante e con fantasia.
· Utilizzare
solo parole semplici e facilmente comprensibili
· Badare
di avere attenzione da parte di tutti, rivolgendosi a coloro che tendono a
distrarsi.
· Non
lasciare la possibilità delle domande se non'dopo aver concluso la spiegazione,
· Indicare
chiaramente il tempo di gioco (soprattutto se si tratta di un gioco a tempo).
· Fare
sempre una prova al termine della quale si possono aggiungere delle regole
accessorie
per correggere eventuali errori.
Nessun commento:
Posta un commento