Legami culturali pericolosi che affondano le radici nel satanismo
di Gian Domenico Daddabbo
Il 2010 è l'anno in cui in Argentina furono approvati i matrimoni fra persone dello stesso sesso con tanto di “diritto d'adozione”. Con buona pace dei cristiani tiepidi, gay-friendly e politically correct che usano le parole del Santo Padre «Chi sono io per giudicare un omosessuale?» in base alle loro deduzioni e non di certo sulla base degli insegnamenti della Chiesa, l'allora Cardinal Jorge Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires e attuale Papa Francesco (ma guarda un po'!), scrisse una lettera alle suore carmelitane di Buenos Aires in cui il Presule metteva in guardia dall'ideologia gender.
Nel testo scritto il 22 Giugno 2010, il futuro Papa avvertì che dietro a questa legiferazione scellerata sulla famiglia c'è l'invidia del diavolo, “attraverso la quale - si legge nel testo - il peccato entrò nel mondo: un’invidia che cerca astutamente di distruggere l’immagine di Dio, cioè l’uomo e la donna che ricevono il comando di crescere, moltiplicarsi e dominare la terra. Non siamo ingenui: questa non è semplicemente una lotta politica, ma è un tentativo distruttivo del disegno di Dio. Non è solo un disegno di legge (questo è solo lo strumento) ma è una mossa del padre della menzogna che cerca di confondere e d’ingannare i figli di Dio”. Il padre della menzogna è infatti Satana, pertanto l'allora porporato spiegava in maniera inequivocabile che non c'è inganno peggiore che l'equiparazione di una coppia dello stesso sesso a una coppia di coniugi formata da uomo e donna, infatti unire due persone dello stesso sesso in un cosiddetto “matrimonio” significa equiparare l'una all'altra, per cui è inutile che ci raccontiamo storie.
Il giornalista cattolico Massimo Introvigne ci fa notare che l'ideologia di genere trova le sue origini nel femminismo e lo spiega molto bene lo storico svedese Per Faxneld nel suo libro “Satanic Feminist”. L'intento di Faxneld non è di critico, piuttosto analitico, tanto che lui stesso si dichiara femminista e manifesta simpatia per alcuni dei personaggi astenendosi da giudizi di valore. “Il quadro che emerge è comunque impressionante,- spiega Introvigne - al di là di valutazioni di singoli personaggi su cui il dibattito è aperto e gli specialisti”. Il giornalista cattolico afferma in seguito che faxneld individua due tipi di satanismo: uno in senso stretto, l'altro in senso lato.
Il primo è la venerazione diretta di satana presentato nella Bibbia, con tanto di riti religiosi attuati da persone che si schierano apertamente dalla parte del principe delle tenebre. L'altro è la promozione e l'esaltazione di satana da persone che non credono nella sua esistenza e lo rappresentano come simbolo di ribellione e di riscatto attraverso un'avversione che spinge verso l'odio, a riguardo Introvigne ci offre l'esempio del poeta massonico italiano Giosué Carducci (1835-1907) con il suo “Inno a Satana”, in cui il letterato presenta il diavolo come simbolo del progresso.
Lo storico Faxneld mostra anche come satana viene esaltato anzitutto dai socialisti e poi dai comunisti e infine dagli anarchici e viene visto come motore delle ribellioni contro le gerarchie tradizionali, la religione e la proprietà privata. I riferimenti a satana più originali sono tratti dal socialismo americano che ha prodotto la rivista “Lucifer” a cavallo fra i secoli XIX e XX e dalla socialdemocrazia svedese la quale, prima di “imborghesirsi” come partito di governo, propose nel 1886 “I dieci Comandamenti di Lucifero” ai lavoratori svedesi, un vero e proprio scimmiottamento dei Comandamenti di Dio, come il Venerabile arcivescovo statunitense Fulton John Sheen lo avrebbe definito, infatti recitano gli ultimi due di questi “Comandamenti”: “Non desiderare la donna d'altri, a meno che sia lei a desiderare te, ma desidera la roba del vicino e portagliela via appena puoi”.
Ancor prima che nella politica, la rilevanza della società teosofica che distingue fra Satana come immagine del male e Lucifero, di cui viene proposta una chiave di lettura gnostica, si afferma anzitutto nella letteratura con il romanzo detto “gotico”, genere tipico delle letterature inglese e francese. Tipico esempio di questo genere che Introvigne ci illustra è “Dracula” dell'irlandese Bram Stoker (1847-1912). Come il romanzo gotico in generale, Stoker presenta le figure diaboliche come “i cattivi” che tuttavia finiscono affascinare il lettore più rispetto ai buoni. Il fascino verso il male ci porta al nocciolo della questione del testo di Faxneld, ossia l'ideologia di genere legata al satanismo.
Tale legame deriva dalla poesia romantica inglese che offre un'interpretazione rovesciata della caduta di Adamo ed Eva rispetto agli insegnamenti della Chiesa. Questa poesia proclama che nel Giardino dell'Eden, satana ha offerto a Eva la possibilità di riscattarsi dal controllo patriarcale di Dio e di Adamo, in definitiva viene celebrato come liberatore delle donne, ma anche degli uomini, visto e considerato che Eva, dopo aver mangiato, offre del frutto proibito al marito (Cfr Genesi 3,6-7). Come simbolo di avversione e del rovesciamento, il demonio diviene anche maestro della donna e dell'uomo e insegna a entrambi a scegliere liberamente la loro identità di genere, di conseguenza l'angelo ribelle imprime il suo sigillo sulla scelta omosessuale.
Alla luce di questa interpretazione del brano della Genesi sul peccato originale, Massimo Introvigne cita lo storico anticlericale Jules Michelet (1798-1874) il cui libro “La Strega” del 1862 dipinge le streghe del Medioevo come donne libere, spesso capaci di reinventarsi un'identità maschile o affermarsi lesbiche. La visione offerta da Michelet emerge in modo ancor più chiaro in autrici meno note come Renée Vivien (pseudonimo di Pauline Mary Tarn, 1877-1909) e le romanziere americana e britannica Mary MacLane (1881-1929) e Sylvia Townsend Warner(1893-1978), anch'esse lesbiche.
Ciò dimostra come è stretto il legame fra satanismo e ideologia gender, tanto che a tal punto bisognerebbe domandarsi dal satanismo in senso lato a quello in senso stretto e tuttavia il confine fra i due è molto sottile e non sempre evidente. Con la sua analisi, lo storico svedese Faxnell arriva a dimostrare che il femminismo, l'ideologia di genere e la promozione dell'omosessualità nascono dall'interpretazione rovesciata delle vicende bibliche della rivolta di Lucifero e della caduta di Adamo ed Eva. Tale interpretazione, come abbiamo accennato, è prettamente simbolica e viene offerta da intellettuali che non credevano né in Dio né nel diavolo e alla fine alcuni di questi intellettuali, senza alcuna ambiguità, sono arrivati a servire quest'ultimo.
La ricerca accademica dello storico svedese sembra confermare le intuizioni dell'allora Cardinal Bergoglio nella sua lettera del 2010 e, prima di lui, quelle della scuola cattolica contro-rivoluzionaria. Ancora di più la preoccupazione del futuro Papa Francesco sono confermate nel Messaggio per la XLVI Giornata Mondiale per la Pace (01 Gennaio 2013) in cui Papa Benedetto XVI ribadisce l'urgenza di riconoscere e promuovere la struttura naturale del matrimonio, fondato sull'unione fra uomo e donna “rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale.
Questi principi non sono verità di fede, né sono solo una derivazione del diritto alla libertà religiosa. Essi sono inscritti nella natura umana stessa, riconoscibili con la ragione, e quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa” (dal Messaggio per la Giornata Mondiale per la Pace 2013). Neanche a farlo apposta, nello stesso anno, lo Spirito Santo ha nominato nuovo Papa quello stesso Cardinal Bergoglio che tre anni prima nella sua Buenos Aires aveva con franchezza messo in guardia dal dilagare dell'ideologia gender e la battaglia continua...
Qui l'originale
Il 2010 è l'anno in cui in Argentina furono approvati i matrimoni fra persone dello stesso sesso con tanto di “diritto d'adozione”. Con buona pace dei cristiani tiepidi, gay-friendly e politically correct che usano le parole del Santo Padre «Chi sono io per giudicare un omosessuale?» in base alle loro deduzioni e non di certo sulla base degli insegnamenti della Chiesa, l'allora Cardinal Jorge Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires e attuale Papa Francesco (ma guarda un po'!), scrisse una lettera alle suore carmelitane di Buenos Aires in cui il Presule metteva in guardia dall'ideologia gender.
Nel testo scritto il 22 Giugno 2010, il futuro Papa avvertì che dietro a questa legiferazione scellerata sulla famiglia c'è l'invidia del diavolo, “attraverso la quale - si legge nel testo - il peccato entrò nel mondo: un’invidia che cerca astutamente di distruggere l’immagine di Dio, cioè l’uomo e la donna che ricevono il comando di crescere, moltiplicarsi e dominare la terra. Non siamo ingenui: questa non è semplicemente una lotta politica, ma è un tentativo distruttivo del disegno di Dio. Non è solo un disegno di legge (questo è solo lo strumento) ma è una mossa del padre della menzogna che cerca di confondere e d’ingannare i figli di Dio”. Il padre della menzogna è infatti Satana, pertanto l'allora porporato spiegava in maniera inequivocabile che non c'è inganno peggiore che l'equiparazione di una coppia dello stesso sesso a una coppia di coniugi formata da uomo e donna, infatti unire due persone dello stesso sesso in un cosiddetto “matrimonio” significa equiparare l'una all'altra, per cui è inutile che ci raccontiamo storie.
Il giornalista cattolico Massimo Introvigne ci fa notare che l'ideologia di genere trova le sue origini nel femminismo e lo spiega molto bene lo storico svedese Per Faxneld nel suo libro “Satanic Feminist”. L'intento di Faxneld non è di critico, piuttosto analitico, tanto che lui stesso si dichiara femminista e manifesta simpatia per alcuni dei personaggi astenendosi da giudizi di valore. “Il quadro che emerge è comunque impressionante,- spiega Introvigne - al di là di valutazioni di singoli personaggi su cui il dibattito è aperto e gli specialisti”. Il giornalista cattolico afferma in seguito che faxneld individua due tipi di satanismo: uno in senso stretto, l'altro in senso lato.
Il primo è la venerazione diretta di satana presentato nella Bibbia, con tanto di riti religiosi attuati da persone che si schierano apertamente dalla parte del principe delle tenebre. L'altro è la promozione e l'esaltazione di satana da persone che non credono nella sua esistenza e lo rappresentano come simbolo di ribellione e di riscatto attraverso un'avversione che spinge verso l'odio, a riguardo Introvigne ci offre l'esempio del poeta massonico italiano Giosué Carducci (1835-1907) con il suo “Inno a Satana”, in cui il letterato presenta il diavolo come simbolo del progresso.
Lo storico Faxneld mostra anche come satana viene esaltato anzitutto dai socialisti e poi dai comunisti e infine dagli anarchici e viene visto come motore delle ribellioni contro le gerarchie tradizionali, la religione e la proprietà privata. I riferimenti a satana più originali sono tratti dal socialismo americano che ha prodotto la rivista “Lucifer” a cavallo fra i secoli XIX e XX e dalla socialdemocrazia svedese la quale, prima di “imborghesirsi” come partito di governo, propose nel 1886 “I dieci Comandamenti di Lucifero” ai lavoratori svedesi, un vero e proprio scimmiottamento dei Comandamenti di Dio, come il Venerabile arcivescovo statunitense Fulton John Sheen lo avrebbe definito, infatti recitano gli ultimi due di questi “Comandamenti”: “Non desiderare la donna d'altri, a meno che sia lei a desiderare te, ma desidera la roba del vicino e portagliela via appena puoi”.
Ancor prima che nella politica, la rilevanza della società teosofica che distingue fra Satana come immagine del male e Lucifero, di cui viene proposta una chiave di lettura gnostica, si afferma anzitutto nella letteratura con il romanzo detto “gotico”, genere tipico delle letterature inglese e francese. Tipico esempio di questo genere che Introvigne ci illustra è “Dracula” dell'irlandese Bram Stoker (1847-1912). Come il romanzo gotico in generale, Stoker presenta le figure diaboliche come “i cattivi” che tuttavia finiscono affascinare il lettore più rispetto ai buoni. Il fascino verso il male ci porta al nocciolo della questione del testo di Faxneld, ossia l'ideologia di genere legata al satanismo.
Tale legame deriva dalla poesia romantica inglese che offre un'interpretazione rovesciata della caduta di Adamo ed Eva rispetto agli insegnamenti della Chiesa. Questa poesia proclama che nel Giardino dell'Eden, satana ha offerto a Eva la possibilità di riscattarsi dal controllo patriarcale di Dio e di Adamo, in definitiva viene celebrato come liberatore delle donne, ma anche degli uomini, visto e considerato che Eva, dopo aver mangiato, offre del frutto proibito al marito (Cfr Genesi 3,6-7). Come simbolo di avversione e del rovesciamento, il demonio diviene anche maestro della donna e dell'uomo e insegna a entrambi a scegliere liberamente la loro identità di genere, di conseguenza l'angelo ribelle imprime il suo sigillo sulla scelta omosessuale.
Alla luce di questa interpretazione del brano della Genesi sul peccato originale, Massimo Introvigne cita lo storico anticlericale Jules Michelet (1798-1874) il cui libro “La Strega” del 1862 dipinge le streghe del Medioevo come donne libere, spesso capaci di reinventarsi un'identità maschile o affermarsi lesbiche. La visione offerta da Michelet emerge in modo ancor più chiaro in autrici meno note come Renée Vivien (pseudonimo di Pauline Mary Tarn, 1877-1909) e le romanziere americana e britannica Mary MacLane (1881-1929) e Sylvia Townsend Warner(1893-1978), anch'esse lesbiche.
Ciò dimostra come è stretto il legame fra satanismo e ideologia gender, tanto che a tal punto bisognerebbe domandarsi dal satanismo in senso lato a quello in senso stretto e tuttavia il confine fra i due è molto sottile e non sempre evidente. Con la sua analisi, lo storico svedese Faxnell arriva a dimostrare che il femminismo, l'ideologia di genere e la promozione dell'omosessualità nascono dall'interpretazione rovesciata delle vicende bibliche della rivolta di Lucifero e della caduta di Adamo ed Eva. Tale interpretazione, come abbiamo accennato, è prettamente simbolica e viene offerta da intellettuali che non credevano né in Dio né nel diavolo e alla fine alcuni di questi intellettuali, senza alcuna ambiguità, sono arrivati a servire quest'ultimo.
La ricerca accademica dello storico svedese sembra confermare le intuizioni dell'allora Cardinal Bergoglio nella sua lettera del 2010 e, prima di lui, quelle della scuola cattolica contro-rivoluzionaria. Ancora di più la preoccupazione del futuro Papa Francesco sono confermate nel Messaggio per la XLVI Giornata Mondiale per la Pace (01 Gennaio 2013) in cui Papa Benedetto XVI ribadisce l'urgenza di riconoscere e promuovere la struttura naturale del matrimonio, fondato sull'unione fra uomo e donna “rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale.
Questi principi non sono verità di fede, né sono solo una derivazione del diritto alla libertà religiosa. Essi sono inscritti nella natura umana stessa, riconoscibili con la ragione, e quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa” (dal Messaggio per la Giornata Mondiale per la Pace 2013). Neanche a farlo apposta, nello stesso anno, lo Spirito Santo ha nominato nuovo Papa quello stesso Cardinal Bergoglio che tre anni prima nella sua Buenos Aires aveva con franchezza messo in guardia dal dilagare dell'ideologia gender e la battaglia continua...
Qui l'originale
sources: Il blog di Simone Venturini
Nessun commento:
Posta un commento