Dialoghi sull'aldila - Don Gabriele Amorth
LA POSSESSIONE DIABOLICA
DON AMORTH, COS' È LA POSSESIONE DIABOLICA?
AZIONE STRAORDINARIA - Una donna posseduta, in stato di trance, durante un esorcismo in una chiesa di Mexico City (Foto Ian Sochor / Zuma Press / Corbis).
Esistono diverse modalità in cui il demonio può influire in modo straordinario su una persona: la prima è la vera e propria possessione, che è il caso più raro e grave. Esistono poi casi di vessazione, di ossessione e di infestazione diabolica.
Venendo alla possessione, si tratta di un’influenza così forte del demonio su una persona, che questi arriva a utilizzarne il corpo per manifestarsi all’esterno. Insisto sul termine “influenza”: il demonio mai – e ripeto mai – può prendere possesso dell’anima dell’uomo, ma solo del suo corpo. In questo caso l’indemoniato solitamente va in trance e perde coscienza; lo spirito malvagio, da parte sua, usa la bocca della persona per parlare e le sue membra per mostrare una forza sovrumana o compiere gesti eclatanti come, ad esempio, vomitare chiodi, vetri o cose del genere. In questi casi non è la persona impossessata ad agire ma il demonio stesso.
Vorrei anche sottolineare il fatto che questi non “entra” dentro una persona, ma agisce su di essa attraverso l’influsso della sua forza spirituale, che gli deriva dalla sua natura angelica. Durante la crisi il manifestarsi di fenomeni anomali avviene a tratti, senza continuità. Il soggetto perde coscienza all’improvviso. Negli altri momenti della giornata appare invece assolutamente normale. Le crisi possono essere provocate da motivi esterni, come la preghiera o l’esorcismo, ma più spesso dal demonio stesso, che agisce quando, come e dove vuole: di giorno, di notte o magari quando la persona è in compagnia di amici, perché tutti vedano.
Per concludere, solo straordinariamente Satana ricorre ai mali demoniaci. In questi casi ne approfitta per mostrare la sua forza e la sua potenza. Ma sa anche che, esponendosi, riduce il margine di incredulità della gente nei suoi confronti.
(Testo raccolto da Stefano Stimamiglio)
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