Il Santo per eccellenza è solo Dio. Egli è il Santo perché perfetto e ineffabile, unico che possieda tutte le fattezze di impeccabilità e magnificenza. Santità vuol dire infatti perfezione assoluta; e chi può vantare un tale attributo se non il Creatore e Legislatore dell'universo? E chi si può assumere come modello esaustivo di perfezione se non Colui che è la somma di tutte le perfezioni?
Eppure, se osserviamo con attenzione alcuni passi della Bibbia, Dio non trattiene per se stesso questa santità ma al contrario vuole che anche gli uomini ne siano partecipi. Non per niente lo stesso Signore ci rivolge l'esortazione: "Siate santi, perché io il Signore vostro Dio sono Santo" Lv 19, 2; Gesù ribadisce lo stesso invito, affermando: “Siate perfetti come perfetto è il Padre vostro che è nei cieli". Il libro dell’Apocalisse (cap. 6) ce li descrive rivestiti di "vesti candide del sangue dell'Agnello dopo aver affondato la grande tribolazione e avendo ottenuto il divino sigillo". Dio insomma non soltanto consente ma addirittura ci invita ad essere Santi. Se poi gettiamo lo sguardo sul termine "Santo" secondo l’originale greco, osserveremo che questo nelle Lettere Paoline e per estensione in tutto il Nuovo Testamento indica semplicemente il fedele, il membro della comunità ecclesiale... Insomma il cristiano stesso. Questo di fatto non è mai stato smentito né trasformato, al contrario si ribadisce più volte in seno alla vita ecclesiale che tutti possiamo anzi dobbiamo essere santi e tale categoria non appartiene solo a quanti sono stati innalzati all’onore degli altari.
Eppure, se osserviamo con attenzione alcuni passi della Bibbia, Dio non trattiene per se stesso questa santità ma al contrario vuole che anche gli uomini ne siano partecipi. Non per niente lo stesso Signore ci rivolge l'esortazione: "Siate santi, perché io il Signore vostro Dio sono Santo" Lv 19, 2; Gesù ribadisce lo stesso invito, affermando: “Siate perfetti come perfetto è il Padre vostro che è nei cieli". Il libro dell’Apocalisse (cap. 6) ce li descrive rivestiti di "vesti candide del sangue dell'Agnello dopo aver affondato la grande tribolazione e avendo ottenuto il divino sigillo". Dio insomma non soltanto consente ma addirittura ci invita ad essere Santi. Se poi gettiamo lo sguardo sul termine "Santo" secondo l’originale greco, osserveremo che questo nelle Lettere Paoline e per estensione in tutto il Nuovo Testamento indica semplicemente il fedele, il membro della comunità ecclesiale... Insomma il cristiano stesso. Questo di fatto non è mai stato smentito né trasformato, al contrario si ribadisce più volte in seno alla vita ecclesiale che tutti possiamo anzi dobbiamo essere santi e tale categoria non appartiene solo a quanti sono stati innalzati all’onore degli altari.