domenica 28 ottobre 2012

Halloween o Holyween?


Halloween non è solo una festa di carnevale fuori stagione e neppure un mero fatto consumistico: è una moda importata da oltreoceano che sta prendendo sempre più piede sia in Italia che nel resto d'Europa, ma che nulla ha a che fare con la nostra cultura e la nostra identità e men che meno può essere compatibile con la nostra fede cristiana. Inoltre, diversamente da come si tende a credere, Halloween non è per nulla innocuo perchè, in realtà, dietro a maschere, zucche, mostri e vampiri si nascondono, purtroppo, non poche insidie. Le origini di questa festa popolare sono strettamente connesse alla magia, alla stregoneria, alla superstizione e al satanismo. A causa delle sue radici e della sua essenza esoterica, Halloween può aprire una porta all'influsso occulto nella vita delle persone. Ricorre il 31 ottobre: in quella sera, se da una parte i più piccoli si limitano a travestirsi e a bussare alle porte per il famoso dolcetto-scherzetto, in altri luoghi (chiese sconsacrate e cimiteri) vengono compiuti riti satanici con anche sacrifici di vite umane e profanazione di ostie consacrate. Perfino certe filastrocche insegnate ai bambini (che sono i più facilmente influenzabili) sono evocazioni dello spirito di morte. Halloween pone l'enfasi sulla paura, l'orrore, gli spiriti, la stregoneria, la violenza, la morte, i demoni. Gli oggetti e le maschere venduti per la notte delle zucche sono spesso riproduzioni di amuleti e di articoli usati nel mondo della stregoneria e dell'esoterismo. (…)
Certi "festeggiamenti" del 31 ottobre sono veri e propri riti che mettono in contatto con gli spiriti che altro non sono che gli angeli decaduti: i demoni.
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Penso che la società italiana stia perdendo il senno, il senso della vita, l'uso della ragione e sia sempre più malata. Festeggiare la festa di Halloween è rendere un osanna al diavolo. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona. Allora non meravigliamoci se il mondo sembra andare a catafascio e se gli studi di psicologi e psichiatri pullulano di bambini insonni, vandali, agitati, e di ragazzi ossessionati e depressi, potenziali suicidi', parole del famoso esorcista Don G. Amorth. Le famiglie dovrebbero mostrare fermezza e accortezza e scoraggiare bambini e ragazzi a partecipare ai festeggiamenti di Halloween. Sarebbe opportuno stimolare il loro senso critico e aiutarli a distinguere ciò che è innocuo da ciò che non lo è e, soprattutto, ricordare loro quanto sia importante per noi cattolici festeggiare i nostri amici Santi, che con la loro intercessione possono ottenerci tante grazie, e commemorare i nostri cari defunti, che attendono le nostre preghiere e con i quali un giorno speriamo di congiungerci. per l'eternità.
"Non cultura di buio ma di luce, non grida di morti ma
canto di viventi, non scherzetti di paura ma sorprese di gioia, non visioni di fantasmi ma catena di fratelli."
«Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro» (Isaia 5,20)


PRIMA DI AGIRE, CONOSCI!
1. IL SIGNIFICATO Halloween è la forma contratta dell'espressione inglese "All Hallows'Eve day" che letteralmente significa vigilia d'Ognissanti.
2. LA RICORRENZA II mondo dell'occulto cosi lo definisce: "E' il giorno più magico dell'anno, e il capodanno di tutto il mondo esoterico, è la festa più importante dell'anno per i seguaci di satana". 
3. LA LEGGENDA - L'antica leggenda irlandese racconta che Jack, un fabbro malvagio, perverso e tirchio, una notte d'Ognissanti, dopo l'ennesima bevuta viene colto da un attacco mortale di cirrosi epatica. Il diavolo nel reclamare la sua anima viene raggirato da Jack e si trova costretto ad esaudire alcuni suoi desideri, tra i quali di lasciarlo in vita, giungendo al patto di rinunciare all'anima del reprobo. Jack, ignaro dell'effetto della malattia, muore un anno dopo. Rifiutato in Paradiso, Jack non trova posto nemmeno all'inferno a causa del patto con diavolo. A modo di rito il poveraccio intaglia una grossa rapa mettendovi all'interno della brace fiammante a luogo della dannazione eterna. Con questa lanterna, Jack, fantasma, torna nel mondo dei vivi.
4. LA TRADIZIONE Gli irlandesi, colpiti dalla carestia, immigrarono in America verso il 1850. Approdati nel nuovo mondo, trovarono un'enormità di zucche che, a differenza delle piccole rape indigene, erano sufficientemente grandi da essere intagliate. Così le zucche sostituirono le rape e divennero le Jack o'lantern. Utilizzate la notte d'Ognissanti perchè si pensava di tenere lontani gli spiriti inquieti dei morti che tentavano, come Jack, di tornare a casa. I bambini oggi si travestono da spiriti inquieti, che non trovano "pace" all'interno del Paradiso e fanno visita alle famiglie guidati dalla lanterna zucca e ottengono dolci in cambio della loro "benevolenza ". "Trick-or-treat" è l'usanza del "dolcetto o scherzetto". Trick or treat letteralmente significa: "trucco o divertimento", stratagemma o piacere, ma che ha il significato originale di "maledizione o sacrificio".
5. Considerazioni riguardo la LEGGENDA: questa è montata sulla duplice menzogna che l'uomo può essere più furbo del diavolo e che le porte degli inferi si chiudono a qualcuno. Inoltre si sviluppa secondo pratiche sataniche: chiedere al diavolo l'esaudimento di desideri, fare un patto col diavolo.6. I SIMBOLI - Pipistrelli, gatti neri, la luna piena, streghe, fantasmi...
Si tratta di simboli usati nel mondo dell'occulto che hanno trovato un posto "naturale" alla "festa di Halloween".
Le notti di luna piena sono il momento ideale per praticare certi riti occulti. I gatti neri vengono associati alle streghe per superstizione, si credeva infatti che le streghe potessero trasferire il loro spirito in un gatto, e per questo ne avevano sempre uno. Ai pipistrelli vengono attribuite capacità occulte perché hanno caratteristiche di uccello (che nel mondo occulto sono simbolo dell'anima) e di demonio (perché vivono nelle tenebre). Nel medioevo si credeva che spesso il diavolo si trasformava in pipistrello. Diviene cosi chiara la ragione per cui il pipistrello è
diventato parte di Halloween. Le origini di Halloween sono strettamente connesse alla magia, alla stregoneria e al satanismo. Gli adepti del satanismo e della magia riconoscono nel 31 dicembre uno dei giorni più importanti dell'anno: la vigilia di un nuovo anno per la stregoneria. A causa delle sue radici e del la sua essenza occulta Halloween apre una porta all'influsso occulto nella vita delle persone. L'enfasi di Halloween è sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, la stregoneria, la violenza, i demoni. E i bambini sono particolarmente influenzabili in questo campo.


IL LIBRO. Halloween o festa di tutti i Santi?

di Andrea Lonardo

Il nome Halloween è indiscutibilmente termine di origine cristiana; è parola composta da hallow, ‘santificare’, ed eve, abbreviazione di evening, ‘sera’. Halloween, insomma, deriva da All Hallow's Eve e vuol dire semplicemente ‘Vigilia della festa dei santi’.
La chiesa cattolica fa memoria, infatti, l’1 novembre di tutti i santi e la sera del 31 ottobre è appunto la vigilia della festa.
Ma l’1 novembre era il giorno della festa celtica di
Samhain ed alcune delle tradizioni dell’odierna Halloween vi rimandano.
Cosa è avvenuto? Perché questa coincidenza?
Halloween è una festa pagana o cristiana? Siamo dinanzi ad una espropriazione cristiana o ad un camuffamento sincretista di riti magici? Cosa è bene fare in campo educativo? Incoraggiare o opporsi alla celebrazione di Halloween?
P.Gulisano e B.O’Neill tracciano con il loro libretto
La notte delle zucche. Halloween: storia di una festa (Ancora, Milano, 2006, pp.96, euro 7) la traiettoria storica che permette di rispondere a queste domande.
Il passaggio da
Samahin ad Halloween manifesta un atteggiamento tipico del cristianesimo che non disprezza mai quanto gli preesiste storicamente, ma ne sa cogliere il valore per riproporlo alla luce della pienezza di vita che proviene dal vangelo. I due Autori invitano così a raccontare alle nuove generazioni come avvenne che questa antica festa divenne cristiana:
Si trattò di qualcosa che poteva avvenire in quello straordinario crogiolo di popoli, culture, tradizioni che fu il Medioevo, dove il Cristianesimo agì come forza eccezionale per unire, salvare, selezionare, elaborare tutto ciò che proveniva da prima di sé, vagliando ogni cosa e trattenendo ciò che aveva valore. Fu un'opera colossale, con la quale, alla fine, la giovane Chiesa non edificò soltanto se stessa, ma l'intero edificio della civiltà europea, fatto di culture, lingue, usi, costumi e, naturalmente, celebrazioni. Per quanto possibile si cercò di ricondurre tutto ad un'unità, seppur rispettosa delle particolarità, delle specificità. Fu il caso delle feste, dove si giunse ad impiantare la liturgia cristiana sul terreno delle tradizioni precedenti, tenendo conto di quelle che erano i tre grandi elementi costitutivi del mondo europeo: la tradizione romana, quella celtica e quella germanica”.
La festa celtica di
Samhainera un momento di contemplazione gioiosa, in cui si faceva memoria della propria storia, della propria gente, dei propri cari, in cui si celebrava la speranza di non soccombere alle sventure, alle malattie, alla morte stessa, che non era l'ultima parola, se era vero che i propri cari, almeno una volta l'anno, potevano essere in qualche modo presenti. Nella magica notte di Samhain non erano le oscure forze del caos che riportavano nel mondo i morti, ma il ricordo e l'amore dei vivi che li celebravano gioiosamente”.
L’annuncio del vangelo nel mondo celtico si misurò con questa tradizione che manifestava il desiderio che la morte non fosse l’ultima parola sulla vita umana e testimoniava, a suo modo, la speranza nell’immortalità delle anime. Il cristianesimo comprese che la propria convinzione della costante presenza ed intercessione della chiesa celeste, della comunione dei santi che già vivono in Dio, poteva rinnovare dall’interno l’attesa ed il desiderio che la tradizione di
Samhain celebrava. La resurrezione di Cristo era l’annuncio che la presenza benedicente dei propri defunti non era pura illusione, ma certezza dal momento che noi, i viventi di questa terra, viviamo accompagnati dal Cristo e da tutti i suoi santi. Samhain divenne così Halloween.Samahin era “il capodanno celticoposto all'inizio dell'inverno, anche se in realtà a metà strada tra l'equinozio d'autunno e il solstizio d'inverno; si differenziava nettamente da altre antiche culture europee, in particolare quelle delle civiltà mediterranee, per le quali l'inizio dell'anno era posto all'equinozio di primavera. Chiari echi di questa tradizione si sono conservati nel nome stesso di questa stagione (primum vere in latino significa ‘prima stagione’) o nel nome del mese di aprile, letteralmente il mese che apriva l'anno”.
Era legata a questo periodo dell’anno l’immagazzinamento delle provviste che dovevano servire per i mesi invernali, che erano la garanzia della continuità della vita. L’uomo ripeteva così il ritmo della natura che sembrava morire con i suoi semi che scomparivano sotto la neve, ma che sarebbero tornati a dare nuova vita. Nei villaggi si accendeva nella notte il nuovo fuoco e la sua luce veniva poi portata in tutte le case. Ma i simboli della vita
che si preparava nascostamente a rinascere toccavano anche i morti. (…)



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