LE APPARIZIONI MARIANE PIU’ FAMOSE:
Dalla Beata Vergine del Pilar in Spagna (Saragozza, apparsa, secondo la tradizione, nel 39 a San Giacomo) a Santa Maria Maggiore (prima Basilica mariana fatta costruire dove la Madonna nel 392 sarebbe apparsa al Papa Liberio accompagnata da una prodigiosa nevicata in pieno agosto).
Tra i santuari più famosi c’è, in Messico, quello della Madonna di Guadalupe (1531) e in Portogallo quello della Madonna di Fatima (1917).
Il luogo più importante del Santuario di Fatima è la Cappella delle Apparizioni, prima costruzione intorno alla quale si sviluppò il Santuario, in cui si trova la statua della Madonna di Fatima. Ogni anni vi arrivano in pellegrinaggio circa 4 milioni di fedeli.
La Basilica del Rosario venne edificata nel 1928, la consacrazione avvenne nell’ottobre del 1953.
Ognuno dei 15 altari laterali ricorda un mistero del rosario, vi sono custodite le statue degli apostoli del Rosario e le tombe dei tre pastorelli: Lucia dos Santos, Francisco Marto e Jacinta Marto.
LOURDES
A Lourdes, una cittadina francese ai piedi dei Pirenei, tra l'11 febbraio e il 16 luglio1858, la giovane Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne del luogo, riferì di aver assistito a diciotto apparizioni della Madonna, in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle. Le apparizioni sono tra le più famose riconosciute dalla Chiesa cattolica, che ha anche riconosciuto ufficialmente come miracolose 67 guarigioni, fra quelle che si sarebbero verificate tra gli ammalati recatisi a Lourdes in pellegrinaggio.
La giornalista Lucetta Scaraffiaricorda come “non c'è Paese dove non ci sia una chiesa a lei dedicata e dove la sua immagine bianca e azzurra, che emerge dalle rocce, non sia familiare. E continuano a uscire libri e film sul fenomeno Lourdes, dove un gigantesco flusso di pellegrini e malati si reca, magari più volte nella vita, suscitando curiosità e interesse anche in chi non crede. Ma proprio questo successo rischia di far passare in secondo piano gli avvenimenti miracolosi che ne stanno all'origine, anche nella festa che celebra la prima apparizione della Vergine a Bernadette Soubirous nella grotta di Massabielle. Per questo è opportuna la nuova edizione italiana (Gallucci), del romanzo Il canto di Bernadette scritto nel 1941 da Franz Werfel. Allo scrittore ebreo di Praga dobbiamo questo romanzo - tra i più belli di soggetto cristiano di tutto il Novecento - che racconta la vita di Bernadette a partire dalla prima apparizione. Werfel aveva trovato rifugio a Lourdes durante la persecuzione antisemita, prima di raggiungere il Portogallo e fuggire negli Stati Uniti, e aveva fatto il voto che, se si fosse salvato, avrebbe scritto la storia delle apparizioni. Il romanzo trasmette il senso di realtà che può venire solo da uno scrittore che ha conosciuto molto bene il luogo, ci è vissuto ed è capace di restituirne l'atmosfera, il carattere degli abitanti e l'ambiente da cui è venuta la protagonista. Ma soprattutto descrive con straordinario pathos lo svolgersi delle apparizioni, le reazioni locali e la storia della protagonista dell'evento miracoloso, la quattordicenne Bernadette, tanto che - pur essendo già a conoscenza dei fatti - il lettore si trova a ripercorrerli con emozione, in certi punti quasi con suspense.
Il libro non è una semplice narrazione degli eventi: Werfel sa cogliere perfettamente la purezza semplice della ragazza, la forza della sua ingenuità e della sua perfetta obbedienza, che arriva a sconcertare anche i nemici. (…) Molto poveri sono anche i primi miracolati dalla sorgente che la Signora fa scorrere dalla grotta, ed essi svolgono un ruolo importante, perché i miracoli avvengono solo se qualcuno, con fede, li chiede.
Tutto questo getta scompiglio nella cittadina, le reazioni sono molto diverse: le élites e le autorità vorrebbero porre fine al subbuglio, si ostinano a non capirlo in nome della "ragione" moderna. Le donne sono più disposte degli uomini a credere. Il popolo invece segue Bernadette, le crede e ne riceve beneficio. (…) E la notizia dilaga per tutta la Francia, che vive le apparizioni - in un panorama di diffuso scetticismo, condiviso anche dalle gerarchie ecclesiastiche - quasi in diretta, seguendole sui giornali. Certo, gli eventi di Lourdes sono la prima apparizione moderna, mediatica, misurata con strumenti scientifici - i dottori si accaniscono nel cercare malattie in Bernadette e nel verificare i miracoli di guarigione - ma al tempo stesso sono la replica di un evento raro ma antichissimo, l'incontro con il sovrannaturale”.
Tutto questo getta scompiglio nella cittadina, le reazioni sono molto diverse: le élites e le autorità vorrebbero porre fine al subbuglio, si ostinano a non capirlo in nome della "ragione" moderna. Le donne sono più disposte degli uomini a credere. Il popolo invece segue Bernadette, le crede e ne riceve beneficio. (…) E la notizia dilaga per tutta la Francia, che vive le apparizioni - in un panorama di diffuso scetticismo, condiviso anche dalle gerarchie ecclesiastiche - quasi in diretta, seguendole sui giornali. Certo, gli eventi di Lourdes sono la prima apparizione moderna, mediatica, misurata con strumenti scientifici - i dottori si accaniscono nel cercare malattie in Bernadette e nel verificare i miracoli di guarigione - ma al tempo stesso sono la replica di un evento raro ma antichissimo, l'incontro con il sovrannaturale”.
(Lucetta Scaraffia, Lourdes secondo Franz Werfel. Dove il Cielo tocca la terra, L’Osservatore Romano, 11.2.11)
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