sabato 20 ottobre 2012

SPIRITO SANTO

Lo Spirito Santo è la terza Persona della Santissima Trinità. Condivide con il Padre e con il Figlio la stessa sostanza, e con essi opera nella storia della salvezza.
All’interno della Trinità lo Spirito santo è il vincolo d'amore fra il Padre e il Figlio, dai quali procede.
Qualcuno ha definito lo Spirito santo il grande sconosciuto, forse perché è Colui che meno riusciamo a immaginare e a rappresentarci.
Nei discorsi dell'ultima cena Gesù aveva detto ai suoi: "E' bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore". Gesù collega la venuta dello Spirito con la sua partenza. Ma non è una partenza qualunque: Gesù se ne va donando la vita! Dunque la venuta dello Spirito è legata al dono dello vita di Gesù per noi.
E infatti, qual è l'ultimo gesto di Gesù sulla croce? L'evangelista Giovanni dice che: "
chinato il capo emise lo Spirito". Lo rese disponibile per i credenti, dono nuovo della Pasqua.

E il primo gesto del Risorto è questo: apparendo ai discepoli nel cenacolo Gesù "alitò su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo".
E’ dato dal Figlio per riunire genti di ogni lingua e di ogni età in un solo popolo rendendoli figli e santi in Dio. Assiste la Chiesa e la guida nella sua missione perché sia segno e strumento di salvezza per tutti gli uomini.
Lo Spirito è CREATORE (e creativo): "Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque". Lo Spirito Santo agisce nella storia d'Israele in modo potente e sempre nuovo: ispira i grandi uomini come Mosè, Giosuè, i Giudici, i condottieri, i re come Davide e Salomone. E quando Israele viene meno all'alleanza, lo Spirito parla nei profeti che comunicano al popolo il volere e la parola di Dio.
Ogni avvenimento decisivo della vita di Gesù è guidato dallo Spirito di Dio: nel concepimento, nel Battesimo, nell'esperienza del deserto, durante la vita pubblica, alla morte, sempre lo Spirito è accanto a Gesù, agisce in Gesù, è in Gesù. Prima di tornare al Padre, Gesù ripete la grande promessa, già più volte fatta ai suoi discepoli: "Avrete forza dallo Spirito Santo e mi sarete testimoni fino agli estremi confini della terra". Lo Spirito di Gesù risorto è colui che permette agli uomini di continuare sulla terra la presenza e l'azione del Signore.
Gesù lo chiama Paràclito, avvocato difensore, consolatore.
Nella Bibbia è collegato ai concetti di dinamismo, creazione, vita, forza. Lo Spirito è libero e dona libertà. E' energia che dona forza. Gesù ci assicura: "Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi". S. Paolo afferma: Lo Spirito Santo viene per rivestirvi di tutta "l'armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo e restare in piedi dopo aver superate tutte le prove". Anche il Concilio Vaticano II dice: "Per mezzo della Cresima i battezzati sono arricchiti di una speciale forza dello Spirito Santo". Infatti lo Spirito che è amore del Padre e del Figlio, ci infiamma di amore divino e fraterno, affinché tutti gli ostacoli possano cadere e tutte le difficoltà possano essere superate vittoriosamente poiché "omnia vincit amor": l'amore tutto vince).
Ancora Gesù lo definisce "Spirito di VERITA', che procede dal Padre...e vi guiderà a tutta la verità (di cui ora non siete capaci di portare il peso)". C'è una pedagogia divina di cui lo Spirito è Maestro per cui la Chiesa e ciascun cristiano comprende gradualmente la realtà (verità) di Dio, di Gesù: per questo la Chiesa (e ogni persona nelle varie fasi della vita) progredisce e continuamente è chiamata a riformarsi, perché seguendo la voce, la testimonianza dello Spirito, aumenta la sua comprensione di Dio.
Lo Spirito, così come narrato nell’episodio della Pentecoste, permette di parlare LINGUE NUOVE, le lingue degli uomini, la capacità di farsi comprendere da loro, nella loro stessa lingua: è il dono della comunione, della capacità di comprendersi, di comunicare secondo la lingua che parla l'altro.
di un'acqua viva che disseta e zampilla in eterno ed è dello Spirito che Gesù parla.
Lo Spirito Santo noi lo conosciamo attraverso delle immagini simboliche:
- "
Soffio" (in ebraico rùah): lo Spirito è il soffio del respiro, la forza che anima il corpo. Di questo l'uomo non è padrone, gli viene da Dio e a Dio ritorna. Oltre al respiro, indica anche la coscienza dell'uomo, il suo spirito.
E' il soffio del vento, misterioso, non si sa di dove viene e dove và. Nella Pentecoste, è un vento gagliardo.
- "Acqua": E' una realtà che penetra, feconda, purifica.
- "Fuoco": Il fuoco brucia, purifica, trasforma. Nella Pentecoste, lo Spirito è come lingue di fuoco. Il fuoco è calore, luce, è simbolo di amore.
- "
Olio": Penetra nel corpo, gli conferisce forza, salute e bellezza. Nella Bibbia le unzioni sono segni di benedizione, di consacrazione. Gesù è l'Unto per eccellenza (in greco il "Kyrios").
- "
Colomba": E' il simbolo che si trova nei Vangeli (molto amato e usato da artisti e pittori). Gesù riceve lo Spirito in forma visibile "come colomba", simbolo di pace e libertà.
Lo Spirito Santo lo conosciamo attraverso i suoi DONI. La tradizione ne indica sette, il numero della pienezza del dono e la permanenza dello Spirito: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Conoscienza, Pietà, Timor di Dio.
Lo Spirito Santo lo conosciamo attraverso i suoi frutti. "Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé" (Gal. 5, 22).Ciò che avviene in seguito al dono dello SPIRITO della Pentecoste è qualcosa che non è stato visto prima: nasce la prima comunità cristiana, nasce un popolo nuovo, la Chiesa! Lo Spirito la guiderà, l'assisterà, la santificherà. Lasciamo che anche la nostra vita sia guidata, invasa dallo Spirito Santo, perchè ci renda cristiani entusiastici ed entusiasmanti, forti e credibili, uomini di comunione e di riconciliazione, gioiosi nonostante le tribolazioni, pieni di carità fraterna.

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