Nella quarta Domenica di Pasqua, domenica del Buon Pastore, si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, proposta alla Chiesa universale con profetica intuizione, da Papa Paolo VI nel 1964.
VOCAZIONI “SPETTACOLARI”
Dio chiama tutti: anche attori, registi e gente dello spettacolo!
Da Koll a Jurgens, calciatori e personaggi della tv riscoprono la fede
Divi e religione, boom di conversioni
Divi e religione, boom di conversioni
Attrici, giornalisti, calciatori, personaggi popolari della tv: ormai è boom di conversioni religiose, con relativa confessione editoriale. A cominciare da Claudia Koll, la musa di Tinto Brass in Così fan tutte, che ormai nove anni fa, folgorata da un incontro con Papa Wojtyla scelse di dedicarsi interamente alla Chiesa, per proseguire con Paolo Brosio, tanti calciatori come Vincenzo Legrottaglie della Juventus, Lucio dell'Inter, 'l'atleta di Cristò Edinson Cavani del Napoli, Daniela Rosati, e ancora il vincitore dell'isola dei famosi Walter Nudo, un elenco non completo evidentemente.
(…) Fece scalpore anni fa Claudia Koll, "una grande peccatrice", si definisce lei che aveva cominciato con il film erotico di Brass e proseguito con successo in una carriera che l'aveva portata con Pippo Baudo sul palco dell'Ariston per condurre il festival di Sanremo nel '95, abbandonando via via quasi ogni impegno di spettacolo diventando ''compagna di strada di Gesù", cittadina onoraria di Pompei per devozione alla Madonna.
Nel recente libro di Mauro Aimassi 'Vite trasformate' (San Paolo edizioni) ha raccontato "di aver incontrato il Signore in un momento drammatico della mia vita, in cui nessun uomo avrebbe potuto aiutarmi; Mi sono sentita come il figlio della parabola del Figliol prodigo: accolto dal padre, senza essere giudicato. Ho scoperto un Dio che è Amore e grande Misericordia". Daniela Rosati, ex moglie del vice-presidente del Milan Adriano Galliani e conduttrice tv, vive in castità da 5 anni, ed è entrata esattamente un mese fa nell'ordine di Santa Brigida con la nomina di oblata: non prenderà i voti a tutti gli effetti ma, restando una persona laica, seguirà le regole dell'ordine monastico in questione prestandovi particolari servizi. L'annuncio in tv, ospite di Paola Perego: "ho capito di avere ricevuto la 'chiamata', sono tornata a casa e ho annunciato al mio compagno di allora che da quel momento avrei vissuto in castità, lo Spirito Santo sceglie le persone e non i momenti".
"Ho alzato lo sguardo" ha intitolato Walter Nudo il suo cammino verso la fede, in un libro uscito per Mondadori. Attore, presentatore e cantante, spogliarellista negli Stati Uniti, vincitore della prima edizione dell'Isola dei famosi e protagonista di fiction di successo come Incantesimo e Carabinieri, scrive di essersi "tante volte tormentato con la domanda: può un uomo che fa il mio mestiere, nel mio mondo di apparenze, cercare, trovare e ascoltare sul serio la Parola di Dio, la Verità? Ora ho finalmente una risposta: sì, può!". Ora ha un tatuaggio con le parole di Madre Teresa ed è devoto a Natuzza Evolo.
Paolo Brosio, l'uomo da marciapiede per il Tg4 di Fede durante tangentopoli, è ormai al secondo libro dopo 'A un passo dal baratro': s'intitola Profumo di lavanda (Piemme), che a due anni dalla conversione e dalla decisione di vivere in castità, racconta le sue emozioni a Medjugorje dove la sua vita é cambiata radicalmente e in maniera, a suo dire, miracolosa (sarebbe guarito da due tumori). E un autore tv molto noto (dalla Corrida agli show di Bonolis), Stefano Jurgens, figlio di Maurizio Jurgens, ha fondato recentemente Gioia, un canale televisivo che nasce sul web per portare la gioia di Gesù.
Nel recente libro di Mauro Aimassi 'Vite trasformate' (San Paolo edizioni) ha raccontato "di aver incontrato il Signore in un momento drammatico della mia vita, in cui nessun uomo avrebbe potuto aiutarmi; Mi sono sentita come il figlio della parabola del Figliol prodigo: accolto dal padre, senza essere giudicato. Ho scoperto un Dio che è Amore e grande Misericordia". Daniela Rosati, ex moglie del vice-presidente del Milan Adriano Galliani e conduttrice tv, vive in castità da 5 anni, ed è entrata esattamente un mese fa nell'ordine di Santa Brigida con la nomina di oblata: non prenderà i voti a tutti gli effetti ma, restando una persona laica, seguirà le regole dell'ordine monastico in questione prestandovi particolari servizi. L'annuncio in tv, ospite di Paola Perego: "ho capito di avere ricevuto la 'chiamata', sono tornata a casa e ho annunciato al mio compagno di allora che da quel momento avrei vissuto in castità, lo Spirito Santo sceglie le persone e non i momenti".
"Ho alzato lo sguardo" ha intitolato Walter Nudo il suo cammino verso la fede, in un libro uscito per Mondadori. Attore, presentatore e cantante, spogliarellista negli Stati Uniti, vincitore della prima edizione dell'Isola dei famosi e protagonista di fiction di successo come Incantesimo e Carabinieri, scrive di essersi "tante volte tormentato con la domanda: può un uomo che fa il mio mestiere, nel mio mondo di apparenze, cercare, trovare e ascoltare sul serio la Parola di Dio, la Verità? Ora ho finalmente una risposta: sì, può!". Ora ha un tatuaggio con le parole di Madre Teresa ed è devoto a Natuzza Evolo.
Paolo Brosio, l'uomo da marciapiede per il Tg4 di Fede durante tangentopoli, è ormai al secondo libro dopo 'A un passo dal baratro': s'intitola Profumo di lavanda (Piemme), che a due anni dalla conversione e dalla decisione di vivere in castità, racconta le sue emozioni a Medjugorje dove la sua vita é cambiata radicalmente e in maniera, a suo dire, miracolosa (sarebbe guarito da due tumori). E un autore tv molto noto (dalla Corrida agli show di Bonolis), Stefano Jurgens, figlio di Maurizio Jurgens, ha fondato recentemente Gioia, un canale televisivo che nasce sul web per portare la gioia di Gesù.
L’attore Verástegui. La sua conversione nel 2009 ebbe dello straordinario
Viene chiamato “il Brad Pitt messicano”. Eduardo Verastegui, famosissimo e “desideratissimo” latin lover messicano, ha scelto di sacrificare la sua ambigua carriera per riscoprire la sua fede cattolica. La notizia è apparsa sul Times nell’estate del 2009. Alla rivista Religion en libertad, il famoso attore messicano dice: «la mia conversione è un miracolo ottenuto grazie alle preghiere di mia madre». Prima era un modello di Calvin Klein, che ballava e recitava a torso nudo in sensuali video musicali, attirando migliaia di fan di sesso femminile. Ora, a 35 anni frequenta la Messa quotidiana, si impegna ad educare i giovani, vola nel Darfur per aiutare gli affamati, fornisce aiuto finanziario per le donne che vogliono abortire e organizza missioni di costruzioni di casa in Messico. Nel 2006 ha recitato nel bellissimo film “Bella”, diretto da Alejandro Gomez Monteverde e vincitore di numerosissimi premi. In Italia qualche anno fa è accaduta la stessa cosa, in versione femminile, ad un altra famosa attrice: Claudia Koll, passata dai film erotici al dedicarsi con passione e solidarietà alle sorti dell’umanità più disagiata attraverso numerose associazioni di volontariato e all’apostolato.
Viene chiamato “il Brad Pitt messicano”. Eduardo Verastegui, famosissimo e “desideratissimo” latin lover messicano, ha scelto di sacrificare la sua ambigua carriera per riscoprire la sua fede cattolica. La notizia è apparsa sul Times nell’estate del 2009. Alla rivista Religion en libertad, il famoso attore messicano dice: «la mia conversione è un miracolo ottenuto grazie alle preghiere di mia madre». Prima era un modello di Calvin Klein, che ballava e recitava a torso nudo in sensuali video musicali, attirando migliaia di fan di sesso femminile. Ora, a 35 anni frequenta la Messa quotidiana, si impegna ad educare i giovani, vola nel Darfur per aiutare gli affamati, fornisce aiuto finanziario per le donne che vogliono abortire e organizza missioni di costruzioni di casa in Messico. Nel 2006 ha recitato nel bellissimo film “Bella”, diretto da Alejandro Gomez Monteverde e vincitore di numerosissimi premi. In Italia qualche anno fa è accaduta la stessa cosa, in versione femminile, ad un altra famosa attrice: Claudia Koll, passata dai film erotici al dedicarsi con passione e solidarietà alle sorti dell’umanità più disagiata attraverso numerose associazioni di volontariato e all’apostolato.
L'eredità di “mamma vocazione”
Laura Zanella, www.missionline.org 5.9.11
15 figli, di cui 5 ordinati sacerdoti, un vescovo e 4 suore
15 figli, di cui 5 ordinati sacerdoti, un vescovo e 4 suore
Chi l'ha conosciuta la descrive come una santa. Elizabeth Anikuzhikattil, di origine indiana e fede cattolica, è morta nei giorni scorsi a 94 anni lasciando in eredità al mondo intero il valore cristiano della famiglia. Una testimonianza scritta nelle pieghe della vita durante la quale, insieme al marito Luke, ha dato alla luce 15 figli. Tra i quali ben dieci, 4 figlie e 6 figli, hanno seguito la strada vocazionale, come riporta l'agenzia Catholic News (CNA).
Tra le figlie, si contano due Suore del Sacro Cuore a Kerala, una suora salesiana e una suora francescana missionaria di Maria. Tra i maschi, cinque sono sacerdoti e il più anziano dei fratelli è stato nominato vescovo della diocesi di Idukki, nell'India meridionale.
«La via del cielo, di cui parlava Don Bosco, sicuramente è garantita alla nostra sorella Elizabeth - ha detto Dominic Jala, arcivescovo della diocesi di Shillong, nel nord-est indiano – san Giovanni Bosco insegnava infatti che un sacerdote è la più grande benedizione che una famiglia possa ricevere, e coloro che danno i loro figli alla Chiesa saranno benedetti per generazioni».
Tra i ricordi della “donna delle vocazioni” quello del figlio Jose, che ha evidenziato la perseveranza della madre nel crescere 15 figli nonostante la vita trascorsa in una capanna costruita sugli alberi, in preda ad elefanti ed altri animali della giungla. «In un contesto di assoluta precarietà, mamma Elizabeth si è presa cura da sola di uno dei miei fratelli più giovani, quando la sindrome di Guillain-Barré, dagli effetti paralizzanti, lo aveva costretto a letto per 15 anni».
Dopo la morte del padre, avvenuta nel 2006, la famiglia Anikuzhikattil si è stretta nuovamente nel dolore per la morte di mamma Elizabeth, che oggi è sepolta nella parrocchia della Sacra Famiglia vicino a Munnar, nell'India meridionale.
«La via del cielo, di cui parlava Don Bosco, sicuramente è garantita alla nostra sorella Elizabeth - ha detto Dominic Jala, arcivescovo della diocesi di Shillong, nel nord-est indiano – san Giovanni Bosco insegnava infatti che un sacerdote è la più grande benedizione che una famiglia possa ricevere, e coloro che danno i loro figli alla Chiesa saranno benedetti per generazioni».
Tra i ricordi della “donna delle vocazioni” quello del figlio Jose, che ha evidenziato la perseveranza della madre nel crescere 15 figli nonostante la vita trascorsa in una capanna costruita sugli alberi, in preda ad elefanti ed altri animali della giungla. «In un contesto di assoluta precarietà, mamma Elizabeth si è presa cura da sola di uno dei miei fratelli più giovani, quando la sindrome di Guillain-Barré, dagli effetti paralizzanti, lo aveva costretto a letto per 15 anni».
Dopo la morte del padre, avvenuta nel 2006, la famiglia Anikuzhikattil si è stretta nuovamente nel dolore per la morte di mamma Elizabeth, che oggi è sepolta nella parrocchia della Sacra Famiglia vicino a Munnar, nell'India meridionale.
«Quando rifletto sul senso della vita, non posso fare a meno di pensare che siamo stati creati da un gesto d’amore di Dio il quale desidera per noi tutta la felicità possibile». Parola di Giacomo Poretti, artista e comico
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