mercoledì 19 settembre 2012

TRIDUO PASQUALE

Con il tramonto del giovedì santo ha inizio il triduo pasquale, giorni “santi”, distinti dagli altri, in cui meditiamo, celebriamo, riviviamo il mistero centrale della nostra fede: Gesù entra nella sua passione, conosce la morte e la sepoltura e il terzo giorno è risuscitato dal Padre nella forza di vita che è lo Spirito santo.
Nella Messa nella Cena del Signore si ricorda l'Ultima Cena di Gesù, l’istituzione dell'Eucarestia e del Sacerdozio ministeriale, e si ripete il gesto simbolico della Lavanda dei piedi effettuato da Cristo nell'Ultima Cena. Al termine l'Eucaristia viene riposta nell'Altare della Reposizione, davanti al quale i fedeli permangono in adorazione.
Il Venerdì Santo è il giorno della morte di Gesù sulla Croce. La Chiesa celebra la solenne celebrazione della Passione, divisa in tre parti:
2. L'Adorazione della Croce.
3. La santa Comunione con i presantificati (cioè con l’eucarestia consacrata la sera precedente).

Il Venerdì Santo è tradizione effettuare la Via Crucis. Si pratica il digiuno e ci si astiene dalle carni come forma di partecipazione alla Passione e Morte del Signore.
Il Sabato Santo è tradizionalmente giorno senza liturgia.
Nella notte si celebra la solenne Veglia Pasquale, che è la celebrazione più importante di tutto l'Anno Liturgico. In essa:
- Si celebra la Resurrezione di Cristo attraverso la liturgia del fuoco (al fuoco nuovo si accende il cero pasquale, che viene portato processionalmente in chiesa).
- La liturgia della Parola ripercorre con sette letture dell'Antico Testamento gli eventi principali della storia della salvezza. L'Epistola proclama la vita nuova in Cristo risorto, e nel Vangelo si legge il racconto dell'apparizione degli Angeli alle donne la mattina di Pasqua.
- Segue la liturgia battesimale, nella quale tutti i fedeli rinnovano le promesse del proprio battesimo, e vengono battezzati, se ce ne sono, i catecumeni che si sono preparati al Sacramento.
- La Liturgia Eucaristica si svolge poi come in tutte le Messe.
La Domenica di Resurrezionetorna a riecheggiare la gioia della Veglia Pasquale.
Tale domenica è ampliata nell'Ottava di Pasqua: la Chiesa celebra la pienezza di questo evento fondamentale per la durata di ottogiorni fino alla II domenica di Pasqua, chiamata fin dall'antichità Domenica in Albis, che Giovanni Paolo II ha voluto dedicare alla celebrazione della Divina Misericordia.

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